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WNBA: la stagione appena terminata e tutto ciò che non sapete di “donne”

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WNBAOggi inizia la Regular Season della NBA ed è tutto ciò che ogni persona può sognare di vivere, parlando di amanti del basket e simpatizzanti. Quando i giochi della NBA terminano, inizia la stagione WNBA, cioè l’NBA femminile, che si spegne quando l’NBA ritorna in scena. Sembra un gioco di parole ma in realtà è un filo conduttore che scorre tra scintille diverse ma pur sempre stellari. Ogni anno 12 squadre femminili scendono in campo per mostrare uno spettacolo di alto livello che ancora però fatica a farsi amare come merita.

Quest’anno il titolo WNBA è stato vinto dalle Minnesota Lynx che hanno sconfitto in finale le Indiana Fever. La giocatrice Maya Moore delle Lynx è risultata un pilastro incredibile nella sua squadra e un grande riferimento per questa stagione. Elena Delle Donne è stata nominata MVP 2015 ma le sue Chicago Sky non sono riuscite a raggiungere il traguardo finale.

WNBADa Giugno a Ottobre scendono in campo le donne con marchi di Atlanta Dream, Chicago Sky, Phoenix Mercury, Connecticut Sun, Indiana Fever, Los Angeles Sparks, Minnesota Lynx, New York Liberty, San Antonio Stars, Seattle Storm, Tulsa Shock, Washington Wizards. Nessuno vuole fare il confronto con la NBA ma indubbiamente la qualità della WNBA è comunque elevata. 

La squadra USA femminile, come per gli uomini è Campione del Mondo, e risulta un “Dream Team” difficile da battere. Questo dimostra che il DNA di stelle vincenti è stampato nel sangue statunitense. 

Ma tutto ciò che è necessario per innamorarsi anche della WNBA è guardare qualche partita, optando per squadre o giocatrici che potrebbero piacervi, magari selezionando subito la “versione femminile” di una squadra NBA di cui siete tifosi. L’amore è una scintilla ma a volte ha bisogno di essere corteggiato. Nello sport le donne non sono “solo divertenti” in campo ma lottano con lo stesso destino che può avere un uomo in mano. Ciò che differenzia il tutto è l’atteggiamento e l’ottica che cambia per ovvie ragioni di spessore e tecnica. Per farla breve, se non avete mai visto giocare Elena Delle Donne, DeWanna Bonner, Brittney Griner, Sue Bird, Maya Moore, Briann January, Tamika Catchings, Skylar Diggins, Angel McCoughtry, Candace Parker, giusto per fare alcuni nomi, mettetevi comodi e rilassatevi, perchè magari potrete stupirvi. 

La WNBA è nata nel 1997, fortemente voluta dalla NBA stessa, partendo con 8 squadre e arrivando alle attuali 12, divise in 6 per Conference. Il meccanismo è lo stesso a cui siamo abituati a vedere nella NBA, e le partite presentano azioni spettacolari. Potete essere appagati o meno nel vedere donne in campo ma ammirare una donna determinata nella sua lotta è sicuramente tanta bellezza. 

WNBAIl valore aggiunto riguarda i tifosi che mai mollano la loro squadra e le loro giocatrici, perchè una volta innamorati, lo diventi sempre di più. Quasi come se fosse un rituale, il modo passionale e di supporto dei fan, è qualcosa che difficilmente si trova altrove e questo rende tutto una famiglia, dove il team trova sintonia, affetto e rispetto reciproco. 

L’approccio femminile ha sempre un sapore delicato, elegante e deciso, e con un atteggiamento sicuro, le donne continuano la loro strada. La WNBA non è forse lontana dai vostri gusti e possiamo elencarvi statistiche di ogni tipo che potrebbero lasciarvi a bocca aperta, e raccontarvi la storia di squadre e giocatrici, ma la sostanza deve avere una solida curiosità dove Amore e Odio devono sfidarsi.

Se Elena Delle Donne è stata paragonata la Michael Jordan femminile, in fondo qualcosa di incredibile ha la WNBA non credete? Anche se il riferimento forse è un pò troppo azzardato ora, non mettendo comunque in dubbio le qualità “aliene” di una giocatrice memorabile come Delle Donne.

In realtà la WNBA è un argomento talmente bello e difficile da spiegare che questo è solo il primo passo per iniziare un lungo discorso.

Lauren Hill, giovane giocatrice statunitense di basket scomparsa a causa del cancro aveva un motto: “Trova la luce in ogni momento”. Questo riassume il concetto che definisce l’atteggiamento di una donna in campo.