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#TeamNBA : Milwaukee Bucks

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NBA - SlideTra le rivelazioni della stagione passata i Milwaukee Bucks meritano un menzione speciale. Dopo aver chiuso la stagione ‘13/’14 con solo 15 vittorie, la franchigia del Wisconsin ha rialzato la testa, chiudendo la scorsa stagione con un assoluto di 41 vittorie controbilanciate da altrettante sconfitte raggiungendo così i playoff  della Eastern Conference con il seed n.6 .

Se inoltre consideriamo che durante la stagione ci sono stati cambiamenti importanti e incidenti di percorso, i risultati ottenuti diventano ancora più degni di nota. In primis vi è stato il cambio in cabina di regia dove Brandon Knight, punto di riferimento assoluto per la squadra fino ad allora, ha fatto le valigie in direzione Phoenix ed al suo posto è arrivato Michael Carter-Williams dai ’76ers. Poi ci si è messa in mezzo la sfortuna e a metà di dicembre la maledizione della Rookie Class 2014 ha colpito  Jabari Parker (PF di Duke chiamata numero 2) che ha saltato tutta la stagione e sta iniziando a lavorare a pieno ritmo con i compagni solo in questi giorni.

Nonostante tutto i playoff sono arrivati che però sono durati poco, vista la sconfitta al primo turno nel “derby” (le due città distano solo un’ora e mezza scarsa di macchina l’una dall’altra)  contro i Chicago Bulls per 4-2. Serie che comunque ha riservato emozioni visto che i Bucks, dopo essersi trovati sotto 3 – 0 con un cappotto che sembrava cosa fatta, si sono rifatti sotto portando la serie sul 3-2 cadendo poi in gara 5 con un nettissimo 120 – 66. 

 

 

Novità 2015/2016

Nuovo logo, nuove divise e nuova arena, che sarà la nuova casa di Milwaukee dalla stagione 2017/2018.

Questi cambiamenti sono legati con un fil rouge alle nuove ambizioni di questa squadra che ha attorno a sé grandi aspettative grazie ad un roster molto giovane e con un potenziale di crescita elevatissimo.

Le novità di quest’anno sono tante e gli spunti di riflessione su questa squadra interessantissima sarebbero infinite, pertanto limitiamoci ad analizzare i più interessanti.

Pensiamo, in primis, al gioiellino Jabari Parker che per colpa dell’infortunio ha giocato l’ultima sua gara ufficiale a metà dicembre e quindi una sua presenza costante all’interno del roster e della rotazione risutlerà come una novità rispetto alla stagione passata. Dotato di mezzi fisici e di una mano molto mordiba potrà essere una doppia minaccia, sia nel pitturato che dalla distanza. Certamente prima di vedere il suo vero potenziale bisognerà aspettare anni ma senza dubibo il suo apporto non è da sottavalutare anche per la prossima stagione.

Altro colpo fondamentale per i Bucks è stato il generoso rinnovo (70 milioni in cinque anni) di Kris Middleton che sarà fondamentale sia in attacco (circa 13 punti di media l’anno scorso) che difensivamente. Una sua partenza sarebbe stata sicuramente un problema per coach Kidd.

L’arrivo che però ha infiammato la piazza è stato, durante la free agency, quello di Greg Monroe (triennale da 50 milioni di dollari) che ha sposato l’ambiziosità e le potenzialità di questo “progetto Bucksrinuciando a piazze molto più rinnomate come New York e Los Angeles, rispettivamente sponda Knicks e Lakers. Monroe potrà finalmente mettere in mostra le sue doti ed essere un punto di riferimento per il gruppo, visto che negli anni passati nella “Motor City” la convivenza forzata con un altro uomo d’area come Drummond aveva limitato le potenzialità di entrambi. 

Oltre che questo arrivo sono approdati a Milwaukee anche : Rashad Vaughn (ex UNLV scelto nel draft), Copeland, Laudry e Greivis Vazquez. Mentre i più importanti ad aver lasciato la franchigia sono stati : Zaza Pachulia, Ilyasova e Brandon Knight.

 

Punti di forza e di debolezza

La giovane età del roster a disposizione di Coach Kidd sarà senza dubbio un’arma a doppio taglio per la franchigia del Wisconsin. Un campionato competitivo come l’NBA ha dimostrato più volte quanto conti e quanto sia fondamentale l’esperienza e, questo giovane e ambizioso gruppo, ne deficita certamente. 

Milwaukee è stata costruita puntando tanto sulla fisicità e, andando ad analizzare le caratteristiche fisiche del roster, si nota subito come sia nel quintetto base che nel “pino” ci sono giocatori molto alti ma, soprattutto, con una apertura alare (il cosiddetto “wingspan”) veramente notevole. Queste peculiarità  rendono i Bucks particolarmente insidiosi nella fase difensiva (già nella scorsa stagione hanno concesso solo 97.4 punti per partita agli avversari) visto che, oltre ad intasare l’area grazie alle doti fisiche, saranno in grado di cambiare pressoché su quasi tutti i giocatori avversari. 

Le potenzialità difensive sono davanti agli occhi di tutti mentre per quanto riguarda l’attacco vi sono parecchi punti interrogativi. Innanzitutto manca uno scorer vero e proprio visto che, nella scorsa stagione, il miglior realizzatore è stato Khris Middleton con 13.4 punti per partita e l’attacco ha prodotto una media di soli 97.8 punti, 22esimo miglior attacco della lega.L’arrivo di Greg Monroe sarà fondamentale sotto questo aspetto ma, la fase di creazione di gioco, dovrà innalzarsi ad un altro livello. Buona parte del successo di questo miglioramento dipenderà dalla point guard, classe ’91, Michael Carter-Williams (appena 5 assist per partita nelle 25 partite giocate con i Bucks) che dovrà dare i tempi e ritmi giusti alla squadra migliorando il suo gioco che ad oggi, per una franchigia ambiziosa come Milwaukee, risulta carente.

 

La stella  

La franchigia del Wisconsin può contrare su diversi giocatori di comprovato talento ma nessuno è ancora una vera e propria superstar NBA . Quindi un po’ per simpatia, un po’ per oggettiva bravura, un po’ per lo smisurato potenziale e non certo per la pronunciabilità del nome scelgo come stella della squadra Giannis “The Greek Freak” Antetokounmpo.

Il greco classe ’94 ha la stoffa del campione e può diventare un giocatore di riferimento della lega anche se la strada è ancora lunga. Durate l’estate, oltre ad avere disputato un ottimo europeo, ha lavorato molto sulla sua struttura fisica e si è presentato al primo allenamento stagionale con un fisico molto più definito ed irrobustito, miglioramenti che gli faranno molto comodo visto la sua versatilità nel giocare sia da 3 che da 4. Giannis ha inoltre lavorato molto sul suo tiro, visto che ancora non è molto affidabile, concentrandosi sul tiro da dietro l’arco. Un suo miglioramento anche su questo aspetto lo renderebbe uno spauracchio per tutte le difese della lega.

Qui un assaggio del suo talento.

 

 

Prospettiva Stagionale

Essendo a Est e dopo aver fatto bene la scorsa stagione, l’obbiettivo stagionale è senza dubbio quello dell’approdo ai playoff.