A Houston si apre un nuovo capitolo. Con la trade che ha portato James Harden a Brooklyn, la rivoluzione dei Rockets intrapresa a inizio stagione con la partenza di Westbrook e coach D’Antoni è praticamente completa. La nuova avventura del franchise texano è iniziata con una sconfitta per 91-103 nel derby contro i San Antonio Spurs.
Con solo otto uomini abili e la nuova star Victor Oladipo ancora fuori, i Rockets si sono comunque fatti valere, iniziando meglio e chiudendo il primo quarto avanti 21-30. Nel secondo parziale è iniziata la rimonta di San Antonio, completata poi nella ripresa e consolidata nell’ultimo quarto, quando tre canestri consecutivi di Dejounte Murray hanno permesso ai ragazzi di Gregg Popovich di fare loro l’incontro.
Gli Spurs, che lottano per entrare in zona Playoff, hanno contato su 24 punti, 7 rimbalzi e 4 assist di DeMar DeRozan, migliore dei suoi, seguito dal clutch Murray, che ha chiuso con 18 punti e 10 rimbalzi. Doppia doppia anche per l’austriaco Jacob Poeltl, che ha messo a referto 13 punti e 11 assist.
Proprio un europeo è stato l’unico dei nuovi arrivati a debuttare negli Houston Rockets: il lettone Rodions Kuruks, che, probabilmente nervoso e spaesato, ha chiuso con 2 punti e 4 rimbalzi in 21 minuti. Migliore tra gli uomini di Stephen Silas è stato Christian Wood, con 24 punti e 18 rimbalzi, seguito da Mason Jones (24 punti, 6 rimbalzi, 4 assist) e Ben McLemore (21 punti con 4/7 in triple).
I Rockets, attualmente penultimi nella Western Conference, forse non sono così disastrosi come sembrano dopo lo smantellamento: bisognerà valutare l’impatto di Victor Oladipo nel loro gioco.