Dopo la prova quasi perfetta dei San Antonio Spurs contro i Memphis Grizzlies, per la squadra di Gregg Popovich arriva una sconfitta meritata ma di misura, 102-98, contro i Dallas Mavericks del rientrante Luka Doncic. Lo sloveno, ancora con la caviglia dolorante (“Continuero’ ad usare il ghiaccio. Sono giovane. Voglio giocare. Non voglio perdermi nemmeno una partita”) ne mette 24 in poco piu’ di 32 minuti di gioco e sfiora l’ottava tripla doppia della stagione, condendo la sua prestazione con 10 rimbalzi e 8 assist. La partita, inizialmente equilibrata, cambia ritmo a meta’ del terzo quarto, quando i Mavericks mettono il piede sull’acceleratore per un +13 che spezza le gambe agli Spurs, e 7 su 9 da tre nell’ultima frazione che scavano il parziale decisivo. “Hanno creato il loro vantaggio quando ne hanno messe sei in fila” dichiara Popovich nel dopogara “e la partita e’ finita li’”. Con un colpo di reni finale e un parziale di 13-0 a chiudere la gara, San Antonio ricucira’ lo strappo fino al -4, ma non sara’ abbastanza. Per i Mavs, anche 17 punti di Hardaway Jr e 13 a testa per Finney-Smith e Porzingis. Marco Belinelli ne mette solamente 2 in 15 minuti di gioco, dopo la brillante gara sua e degli altri tiratori scelti degli Spurs nella sfida vinta sui Grizzlies di qualche giorno fa. “I nostri migliori tiratori (Belinelli, Mills, Forbes e Murray ndr) oggi hanno fatto 0/13 da tre” conclude un laconico coach Pop, che poi commenta cosi’ anche l’inizio di stagione del prescelto, Luka Doncic “Odio ammetterlo, ma il gioco di Luka ricorda molto Magic Johnson, nel senso che vede il campo allo stesso modo. Ha un grande intuito e non puoi davvero insegnare certe cose. Non e’ ancora Magic, ma sta facendo davvero grandi cose”. Per gli Spurs, 21 di DeRozan, 17 di Aldridge e 18 di Gay dalla panchina. Strada di nuovo in salita per la squadra del Beli – ora attesa da tre gare in casa per rifarsi, la prima Sabato notte contro i Pistons.