Russell Westbrook, play-guardia degli Houston Rockets, è uno dei ‘figli’ di Los Angeles. Nativo di Long Beach e cresciuto a livello universitario a UCLA, Westbrook è una delle stelle NBA dell’ultima generazione. Ovviamente per questo, ma non solo, il giocatore è stato molto colpito e sentito dalla scomparsa di Kobe Bryant e sua figlia Gianna Maria-Onore.
“Sono rimasto bloccato e non so davvero come mettere a parole tutto ciò che ho provato negli ultimi giorni. Sono devastato per la scomparsa di Kobe & Gigi, ad ogni livello. Ho incontrato Kobe quando avevo 16 anni ad UCLA giocando contro di lui in una partitella. Ha giocato allora come se fossero le finali NBA. Da quel momento in poi, ho deciso di voler emulare la sua mentalità da Mamba. All’epoca, non c’era nome per questo, ma ho riconosciuto in lui quello che ho sempre provato in me stesso. È diventato un amico, un fratello, un mentore, un insegnante, mi ha difeso, ha creduto in me, e mi ha insegnato a come superare la tempesta. Posso andare avanti e ancora, ma voglio ringraziarti per essere il mio idolo & ispirazione. Pregherò per te e per la tua famiglia tutti i giorni, proprio come faccio per la mia. Ti voglio bene Kobe. Il mio cuore e le mie preghiere vanno anche alle altre famiglie coinvolte nell’incidente delle ultime settimane. #RIPKobe #RIPGigi”
I’ve been stuck and not really knowing how to put all that I’ve been feeling into words over the past several days. I am…
Pubblicato da Russell Westbrook su Venerdì 31 gennaio 2020