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#NBA – Orgoglio 76ers nonostante le assenze, Denver vince come previsto

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La partita disputata sabato nel primo pomeriggio americano, e quindi visibile in prima serata in Europa tra Denver Nuggets e Philadelphia 76ers è stata in forse fino all’ultimo. I 76ers di Doc Rivers, infatti, dopo la sfida di due giorni fa a New York contro Brooklyn e il positivo al Covid19 riscontrato da Seth Curry, avevano diversi giocatori indisponibili per i protocolli previsti, e all’ultimo si sono unite le assenze di Ben Simmons (rigidità al ginocchio) e Joel Embiid (problemi alla schiena).

I Philadelphia 76ers, primi nella Eastern Conference, sono quindi scesi in campo contro i Denver Nuggets, fino al momento abbastanza deludenti, con un record di 3-5 nella Western Conference, con solo 7 uomini disponibili. In ogni caso, l’immagine offerta dal campo è stata di orgoglio. I Denver Nuggets, che comunque hanno recentemente avuto i propri problemi con le assenze e sono ancora senza Michael Porter Jr., hanno vinto una partita che dovevano vincere per 103-115.

76ers injury report

Ci si attendeva una “partita farsa”, invece è stata una partita vera, e i ragazzi di Michael Malone hanno dovuto sudare e impegnarsi per portare a casa il successo. Dopo una partenza a razzo (2-10 per Denver), Philadelphia è rientrata in partita, e il primo quarto si è chiuso sul 26-28. Nuggets superiori nel secondo quarto, ma orgoglio locale e 51-58 all’intervallo. Con solo 7 giocatori disponibili nelle rotazioni, com’era previsto, è subentrata la stanchezza nella seconda parte, e questo ha permesso al franchise del Colorado di aumentare il proprio vantaggio grazie a un gran terzo quarto (21-35 di parziale). Gli ultimi 12 minuti sono stati interamente di garbage time, e sono serviti ai Nuggets per sperimentare con le rotazioni e dare riposo ai propri big, tra cui Nikola Jokic, e ai 76ers per addolcire il marcatore.

L’uomo del giorno è sicuramente Tyrese Maxey, rookie scelto con il numero 21 nell’ultimo Draft, che ha approfittato dei 44 minuti giocati per mettere a segno 39 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, miglior prestazione per un rookie dal 1970. Per i Denver Nuggets, ben sei uomini in doppia cifra, guidati da Gary Harris, che ha messo a referto 21 punti (5/8 in triple); Nikola Jokic si è fermato a un rimbalzo dall’ennesima tripla doppia, chiudendo la propria prestazione con 15 punti, 14 assist e 9 rimbalzi in 29 minuti.