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Ncaa Final Four, Coach K torna a Indy a giocarsi il suo 5° titolo NCAA grazie alla vittoria sugli Spartans

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 NCAA-Slide5 aprile 2010, Lucas Oil Stadium di Indianapolis, Duke campione NCAA grazie alla vittoria per 61 – 59 su Butler. A 5 anni e 1 giorno di differenza, sempre al “Dome” di Indianapolis, Duke proverà ad aggiudicarsi il suo quinto titolo NCAA nella finale contro Wisconsin.

Nel match di ieri notte non è bastata l’esperienza e l’organizzazione della Michigan State di Coach Tom Izzo a fermare i “diavoli blu” che si sono imposti con venti punti di margine, sull’ 81 – 61.
Nei primi minuti del match non si sarebbe mai pronosticata una vittoria con tale margine dei Blue Devils visto che gli Spartans, guidati da Valentine (22 punti e 11 rimbalzi ) e Travis Trice (16 punti e 5 assist ), partono in quarta e dopo 4 minuti di gioco si trovano in vantaggio di ben 8 punti (14-6). Michigan trova, in questi primi 4 minuti, una precisione al tiro impeccabile ( 5/7 dal campo con 4/4 da dietro l’arco ) e una organizzazione difensiva ottima che riesce a imbottigliare il gioco offensivo di Duke non permettendo a Okafor (18 punti e 6 rimbalzi) di riceve in post. Da lì in poi inizia il dominio dei Blue Devils che  a 9:40 dalla fine del primo tempo il primo vantaggio sul 18-17, chiudendo il primo tempo di gioco in vantaggio di 11 punti, sul 36 – 25.
Nel secondo tempoDuke scende in campo ancora più concentrata e, grazie ad una intensità difensiva altissima (14 palle perse per gli Spartans) condita da ripartenze in contropiede micidiali, aumenta ancora di più il suo vantaggio tenendolo sull’ordine dei 20 punti, poi gestiti diligentemente fino al termine dell’incontro.
 
 
Abbiamo giocato un’ottimo basket stasera, sopratutto in difesa”. Queste parole di coach  Krzyzewski, riassumono perfettamente la chiave del successo di Duke e I dati riguardanti il primo tempo di gioco aiutano a chiarire le idee sull’effort difensivo messo in campo dai Blue Devils . Nei primi 4 minuti del match Duke ha concesso agli avversari 14 punti derivati da un 5/7 dal campo con 4/4 da dietro l’arco dei tre punti mentre, negli ultimi 16 minuti, Michigan St. ha tirato 3/20 dal campo (0/5 da tre) per un totale di soli 11 punti. 
Nell’altra metà campo, Duke, ha fatto ancora meglio nonostante il 20% (2-10) da dietro l’arco a fine partita affiancato però da un convincente 52% dal campo. Il terzetto Okafor, Winslow (19 punti e 9 rimbalzi) e Cook (17 punti ) è stato determinante mettendo a referto 54 degli 81 punti finali. Le parole di quest’ultimo, senior all’ultimo anno, trasmettono tutta la gioia per il momento in casa Duke : “Il sogno diventa realtà, sai.. il sogno diventa realtà! “.
 
Per Michigan St. il sogno finisce qui, al termine di un percorso nel torneo fantastico. Dopo l’ottima partenza nel primo tempo la macchina di Coach Izzo si  inceppa ed inizia ad entrare in confusione di fronte al ritmo imposto da Duke. Da lì in poi sono inziate le palle perse, ben 14, e una molti falli che hanno portato in lunetta Duke tantissime volte e il 27/37 dalla linea della carità di Duke lo conferma. I tre giocatori più in forma degli Spartans sono stati Trice, Valentine e Dawson che, nonostante si trovasse di fronte al fortissimo Okafor ha messo a referto 12 punti e 7 rimbalzi eccedendo però con le palle perse ( ben 5 ).