Nella nostra consueta rubrica di avvicinamento NBA, oggi è il turno di analizzare una delle franchigie del Texas: i Dallas Mavericks.
LA STAGIONE 2015/16
L’annata appena passata non era cominciata affatto bene per i Mavs: dal caso della firma/non firma di DeAndre Jordan ad un inizio a singhiozzo, coach Carlisle ha dovuto faticare non poco per trovare una solida alchimia di squadra. Il risultato è stato però più che centrato dal coach campione 2011: i suoi ragazzi hanno infatti ottenuto il sesto posto ad Ovest (42-40) garantendosi l’accesso ai playoff. Nella post season il cammino di Dallas ha avuto, però, vita molto breve: Nowitzki e compagni hanno dovuto immediatamente arrendersi nel primo turno al cospetto di quelli che erano gli Oklahoma City Thunder di Westbrook e Durant (4-1 per OKC).
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=G4SwIxYCnzQ]
DAL SOGNO DURANT ALL’ARRIVO DI BOGUT E BARNES
I Mavs hanno sicuramente avuto qualche difficoltà, almeno iniziale, in questa offseason. Andato via Chandler Parsons (Memphis) e dopo aver vanamente cullato a lungo il sogno Kevin Durant, la dirigenza di Dallas è riuscita comunque a muoversi con decisione sul mercato, regalando a Carlisle un roster quantomeno solido. Sono rimasti all’American Airlines Center sia Powell che Deron Williams, mentre da Golden State sono arrivati 2/5 di un quintetto capace di vincere 73 partite di regular season: Harrison Barnes (94 milioni per quattro anni) ed Andrew Bogut (con Pachulia e JaVale McGee che in uscita hanno fatto il percorso inverso). Il tutto con lo scontato rinnovo di Dirk Nowitzki, con il 38enne tedesco che è ancora a caccia di qualche prestigioso successo prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo. Salutati anche David Lee (San Antonio), Raymond Felton (LA Clippers) e Jeremy Evans (Indiana), ci sarà ancora Wesley Matthews nello slot di guardia accanto a Williams e Barnes. Lo “starting five” di Carlisle sarà poi completato, come detto, dall’eterno Nowitzki e dall’ex prima scelta assoluta Andre Bogut: in particolare il centro australiano sarà determinate per gli equilibri difensivi dei texani. In uscita dalla panchina Powell avrà il compito di far respirare Dirk mentre Barea si prenderà i suoi soliti minuti in regia. Anche il nuovo arrivato Seth Curry potrebbe spesso vedere il campo mentre Mejri sarà il backup di Bogut.
LA STELLA: DIRK NOWITZKI
Il leader indiscusso dei Mavs sarà ancora una volta il tedesco di Wurzburg. Faro emotivo e tecnico, Wunder Dirk è ormai diventato a tutti gli effetti una leggenda di Dallas avendo riscritto in continuazione il libro dei record di franchigia: detiene il primato per partite giocate (1.340), minuti giocati (47.249), canestri realizzati (10.392), tiri liberi realizzati (7.006), tiri da 3 punti realizzati (1.701), rimbalzi (10.540) e punti realizzati (29.491). State sicuri che se ci sarà un tiro pesante da prendere nei minuti decisivi, il pallone transiterà ancora una volta dalle sue mani…
L’OBIETTIVO
Partendo dal presupposto che ad Ovest la concorrenza è durissima per tutti, i Mavs hanno costruito una squadra ben strutturata e molto interessante. Centrare nuovamente i playoff sarebbe traguardo di grande prestigio ma, al momento, Dallas fa parte del lotto di quelle squadre che potrebbero contendersi fino all’ultima giornata un posto tra le “Fab 8”: molto dipenderà dall’equilibro che Carlisle riuscirà a dare in breve tempo al nuovo roster. Senza dimenticarci dell’età che avanza per Nowitzki: se il tedesco si confermerà quantomeno sugli standard della scorsa stagione, allora le possibilità di vedere i Mavs in post season potrebbero aumentare…