Ebbene sì, prima giornta di NBA Global Games in Spagna e prima enorme sorpresa: i campioni di Spagna del Real Madrid sono riusciti nell’impresa di battere una compagine NBA quotatissima come gli Oklahoma City Thunder. 142-137 il risultato al termine di un’overtime, ovverso dopo 53 minuti di pallacanestro spettacolare che hanno fatto vibrare gli appassionati che avevano gremito gli spalti del Barclaycard Center della capitale spagnola.
All’inizio non ci credeva nessuno, infatti i Thunder erano partiti più forte, con Russel Westbrook regalando schiacciate spettacolari e Steven Adam dominando sotto canestro. Ma poi il centro neozelandese si è dovuto ritirare per una botta alla caviglia e anche il fantasioso playmaker è rimasto in campo solo 22 minuti totali, riposando negli ultimi frangenti della sfida.
Alla fine del primo quarto il risultato era di 22-35, mentre alla fine del secondo 50-65, grazie a una tripla sulla sirena di Sergio Llull che permetteva di accorciare le distanze. Ma attenzione, perché i buzzer-beater della guardia di Minorca sono stati addirittura tre; quello alla fine del terzo quarto portava i suoi sotto la soglia psicologica dei 10 punti di differenza (87-95) e l’ultimo, quello del 126-126 dopo 48 minuti di gioco, è arrivato sul rimbalzo offensivo dopo un tiro libero sbagliato apposta da Andrés Nocioni: giocata da manuale e talento sopraffino.
.@RMBaloncesto's Sergio Llull drains the shot & we are headed to OT! 👀 #NBAMadrid https://t.co/KdPgodfpfD
— NBA TV (@NBATV) October 3, 2016
Ai Thunder non sono bastati un ispirato Victor Oladipo (34 punti, 5 assist) e un Enes Kanter imponente sotto canestro (29 punti, 10 rimbalzi) e neanche le 4 triple (su 5 tentativi) del rookie ex Barça Álex Abrines, che contro i suoi vecchi acerrimi rivali ha fatto un ottimo esordio.
Il Real Madrid è stato piu squadra nell’ultimo quarto, con una generosa rimonta portata a casa grazie a Llull (22 punti con 5/6 in triple e 9 assist), Jaycee Carroll (24 punti) e un grande Othello Hunter sotto canestro (19 punti con 7/8 dal campo e 5 rimbalzi). E nei supplementari ormai erano saltati tutti gli schemi: il Real Madrid non aveva assolutamente nulla da perdere: aveva già vinto per trovarsi a quel punto; mentre tra i Thunder si è visto un po’ di nervosismo e dei meccanismi di suadra evidentemente ancora da aggiustare, con tante facce nuove nel roster.
Si è tattato di una semplice amichevole, ma quando una squadra europea batte un team NBA giocando con le loro regole fa sempre un certo effetto. I Thunder hanno ancora molto da lavorare, il Real Madrid, dal canto suo, gioca a memoria, si diverte e, come sempre, è candidato a vincere tutte le competizioni nelle quali gioca, Eurolega compresa.
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