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NBA Weekly – Tornano i Seattle Supersonics. Chicago sorride, in settimana torna ad allenarsi Rose!

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Settimana movimentata quella appena trascorsa oltreoceano. Tra franchige che si spostano, nobili oramai decadute e annunci di rientro per giocatori importanti. Ma entriamo nel dettaglio.

Oramai è ufficiale, come da noi anticipato nella scorsa settimana, dalla stagione prossima non ci saranno più i Sacramento Kings. I Maloof hanno ceduto il pacchetto azionario della franchigia ad un gruppo di imprenditori guidato da Chris Hansen e dall’amministratore di Microsoft Steve Ballmer, che ha investito la

cifra record di 525 milioni di dollari per acquistare il 65% delle azioni dei Kings.

Il restante 35% del capitale azionario è in mano ad imprenditori di Sacramento che ancora non hanno avuto contatti col nuovo gruppo di maggioranza. Ora manca solo l’ok della Lega, ma è solo un passaggio formale che avverrà nei prossimi giorni.  L’idea dei nuovi proprietari è di re-impossessarsi di nome, logo e storia dei Sonics e di prendere casa per le prossime due stagioni alla Key Arena, l’impianto vicino allo Space Needle, il grattacielo simbolo della città. Dal 2015 la squadra si trasferirà nella nuova arena: il gruppo di Hansen ha già acquistato il terreno per costruirla nella zona dove sorgono gli stadi di football e baseball.

Le eterne rivali Boston e Los Angeles (sponda Lakers) sono in caduta libera. Per i biancoverdi 4 sconfitte consecutive (20 vinte-21 perse) e record negativo e ottavo posto nella modesta Eastern Conference, ma come ha dimostrato questa notte con la sconfitta contro Cleveland, i problemi sono importanti e difficilmente risolvibili. L’unica cosa che potrebbe parzialmente salvare la loro stagione potrebbe essere disputare i play off, ma non per meriti propri, qunato per la mancanza di avversari decorosi che possano strappare l’ultimo posto valido per approdare alla post season. I soli e soliti Pierce, Garnett e Rondo non possono bastare da soli, e Terry ha dimostrato di non essere all’altezza del suo predecessore Ray Allen.

Situazione simile in California, ma partendo da un contesto diverso, e da aspettative incredibili visto il mercato estivo, il risultato resta simile: il fallimento. I gialloviola, che nelle ultime dieci gare hanno il peggior record della lega insieme a Orlando e Charlotte (2 vinte-8 perse) stanno toccando il fondo, trasformando quella che poteva essere un’annata da ricordare per il sesto anello di Kobe Bryant, potrebbe trasformarsi nell’opposto. Infatti le 17 vinte e 24 perse a questo punto del campionato non si vedevano da oltre 30 anni, quando ancora NBA e ABA non si erano fuse. L’ultima trovata di coach D’Antoni è stato lo spostamento a ruolo di sesto uomo e più in generale di riserva di Howard per Pau Gasol. Vedremo nei prossimi giorni se questo cambio si rivelerà la panacea di tutti i mali.

A breve l’NBA potrebbe riabbracciare due pezzi da 90. Andrew Bynum dovrebbe rimettere il piede in campo nei prossimi giorni, mentre a Chicago Derrik Rose potrebbe tornare ad allenarsi in settimana. “È una fase che potrebbe durare abbastanza a lungo” ha dichiarato coach Thibodeau. E questo potrebbe significare che lo vedremo sul parquet tra fine Febbraio e inizio Marzo.

Chiudiamo con due pillole: PJ Carlesimo, con il successo al Madison Square Garden sui Kniks, ha portato i suoi Nets ad un record di 11 vinte e solo 2 perse sotto la sua guida.
Invece dovremmo definire ‘amara’ la casa dei Bobcats, che hanno perso la quindicesima gara di fila a domicilio, arrivando ad avere la terza peggior striscia di sempre dopo le 19 di Dallas nel ’93-94 e le 16 dei Providence Steamrollers nel ’48-49.

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