All’inizio della stagione ben poche erano le franchigie ricche di certezze, con la maggior parte impelagate tra dubbi e novità: tra queste ultime vi erano indubbiamente Thunder, Nets e Knicks.
I primi, reduci da una post season che ha evidenziato i limiti di un sistema troppo ancorato al duo Durant e Westbrook, ben presto sono riusciti a dipanare tutto lo scetticismo acuito altresì dalla partenza (senza rimpiazzo in mercato ndr.) di Kevin Martin, il fu sostituto del “barba” Harden. La squadra di coach Brooks sebbene abbia cambiato solo in parte la filosofia di gioco sta mettendo in mostra un Ibaka notevolmente migliorato in consapevolezza oltre a una batteria di giovani promesse, su tutti Reggie Jackson e Jeremy Lamb (ma anche l’atipico Adams), pronta a dare il suo contributo per far tornare la franchigia dell’Oklahoma alle Finals. Buio pesto invece nella “grande mela”: Knicks e Nets viaggiano a braccetto con un nefasto tabellino di 9-19. Schemi, agonismo e capacità di uscire da situazioni negative sono tutti ingredienti che latitano, con le colpe sono solo in parte da imputare ai coach Woodson e Kidd. Le imbarcate sono oramai frequenti, non ultime quelle subite a Natale con i summenzionati Thunder e i Bulls, e la possibilità di effettuare trade è notevolmente resa più difficile dall’assenza di pick nei prossimi Draft. L’unica nota positiva è che la leadership dell’Atlantic, al momento detenuta dai Raptors con un poco lusinghiero 11-15, dista solamente tre partite: un distacco di conference non di certo incolmabile.
Questa annata ci sta regalando altresì una serie di prestazioni degne di nota che per fortuna stanno facendo da contraltare ai numerosi infortuni occorsi o postumi di molte stelle (Rose, Bryant, Nash, M.Gasol, B.Lopez e il nostro Danilo Gallinari su tutti). LeBron sta viaggiando a una media di 25 punti a partita tirando con una percentuale fantasmagorica dal campo del 60%, dati in costante ascesa da quando ha fatto il suo esordio in un palazzetto NBA; Durant aggiunge ai suoi 28 punti di media (con quasi il 50% al tiro) 8 rimbalzi e quasi 5 assist; Love, Aldridge e Paul collezionano doppie-doppie in successione (con il play dei Clippers capace di infrangere il record di Magic Johnson di doppie-doppie consecutive in apertura di stagione); Lillard si sta rivelando. Un tocco di azzurro infine anche tra le eccellenze con il nostro Belinelli al secondo posto nella percentuale del tiro da tre con il 51,1% in una classifica comandata da Kyle Korver con un punto percentuale in più, rate ben vicino al record all time della lega di 53,6% detenuto dallo stesso giocatore di Atlanta.
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