Nuovo appuntamento con NBA Talks, nel quale si è fatto il punto su quanto successo nell’ultima settimana nella lega a stelle e strisce.
Lente di ingrandimento sulle sorprendenti prestazioni degli Washington Wizards, che guidano momentaneamente la Eastern Conference grazie ad un gruppo di giocatori ben amalgamati e ad un Wes Unseld Jr, alla prima esperienza da head coach, che si sta dimostrando all’altezza del ruolo, nonché evidente upgrade rispetto al predecessore Scott Brooks.
Restando nella Conference occidentale, da sottolineare anche l’avvio di stagione dei Chicago Bulls. Dopo un ottimo mercato estivo, la squadra allenata da Billy Donovan sta confermando le buone sensazioni della vigilia, grazie soprattutto ad un DeMer DeRozan formato MVP.
Ad ovest i Golden State Warriors hanno dominato questo inizio di stagione, raccogliendo vittorie su vittorie, ostentando un gioco spumeggiante e sfruttando un calendario non particolarmente proibitivo.
Per r analizzare la corsa all’MVP si passa proprio dalla Baia, perché uno dei candidati principali è il numero 30 dei Warriors, Steph Curry. In settimana il figlio di Dell è diventato il giocatore con più triple a bersaglio nella storia della lega, superando così Ray Allen e aumentando le proprie quotazioni come possibile MVP. A infastidire Curry è però un suo ex compagno di squadra, tale Kevin Durant. Il giocatore dei Nets sta viaggiando a cifre impressionanti, confermandosi leader tecnico della propria squadra, ora a quota 8 vittorie consecutive. Provano ad iscriversi alla corsa anche Jokic – MVP in carica – DeRozan e George.
Dopo tre settimane di stagione si può iniziare a tracciare anche un primo giudizio sui rookie. Questo avvio sta dimostrando quanta qualità fosse presente all’ultimo draft, con un giocatore in particolare che si sta elevando come principale candidato al premio rookie of the year: Evan Mobley. Ottimi feedback anche da parte di Scottie Barnes, Franz Wagner, Chris Duarte, Josh Giddey e Davion Mitchell, in attesa di Cade Cunningham. Male invece Jalen Green e Jalen Suggs, che stanno mostrando difficoltà al tiro.
Infine uno sguardo ai colori italiani con Paolo Banchero che ha esordito a Duke nel campionato NCAA. Banchero ha subito mostrato le sue qualità, confermando di poter essere un serio candidato alla scelta numero uno del prossimo draft, provando dunque a ripetere quanto fatto nel 2006 da Andrea Bargnani.