Il commissioner dell’Nba, Adam Silver, parla del futuro del basket dichiarando: “Sogno che tutti possano vincere. La mia Nba ideale è quella in cui i tifosi di ogni squadra possano credere di poter vincere il titolo”. Di certo ha le idee chiare e preoccuparsi dei tifosi, società e giocatori pretendendo qualità e trasparenza in vari fronti, può solo migliorare il marchio NBA.
Silver afferma: “E’ molto importante per me che tutte le squadre Nba abbiano le stesse opportunità di competere per il titolo e allo stesso tempo è ugualmente importante, che tutti i proprietari abbiano la chance di gestire franchigie economicamente sostenibili. Abbiamo imparato da tempo che non è sano per questa lega avere squadre che perdono soldi, perché questo significa non poter investire in giocatori. Faccio il tifo per una lega in cui le squadre meglio gestite, che si comportano meglio dentro e fuori dal campo, sono quelle che vincono di più. E penso sia quello che stiamo vedendo. Bisogna essere onesti con giocatori e proprietari e ammettere che c’è anche la componente fortuna da tenere in considerazione. Ma mi piace credere che saranno sempre di più le squadre meglio gestite quelle che avranno più successo. Indipendentemente da dove si trovano”.
In merito al futuro dell’Nba: “Dicono che i posti a bordo campo in un’arena Nba siamo i migliori possibili nel mondo dello sport. E allora ci stiamo chiedendo come usare la tecnologia per permettere a tutti i tifosi di vivere una partita in quel modo. Per questo stiamo guardando con attenzione alla realtà virtuale. Io stesso ho potuto provare i visori di ultima generazione e li ho trovati assolutamente fantastici. Anche meglio di avere un biglietto a bordo campo, perché consentirebbero ai tifosi di stare ovunque: in campo, sotto canestro, sopra il canestro. Coi progressi tecnologici e l’abbassamento dei costi, speriamo di poter dare ai nostri tifosi ovunque nel mondo la possibilità di vivere quella esperienza”.
Parlando del Global Games ribadisce: “Siamo a Londra prima di tutto perché la O2 è un impianto spettacolare in cui giocare a basket. E poi Londra è una delle città più accessibili dagli Stati Uniti, specialmente per le squadre della East Coast. Prenderemo in considerazione altre città europee in futuro, ma per il momento continuiamo a tornare qui perché abbiamo avuto tanto successo”