Nottata ricca quella andata in scena nell’NBA della notte di Domenica, con diverse sfide ricche di spunti e con risultati a sorpresa.
L’highlight della notte e’ certamente la vittoria dei Toronto Raptors (21-8) per 110-107 sui Dallas Mavericks (19-10) ancora privi di Luka Doncic (probabile rientro Giovedì’ notte per la sfida contro gli Spurs del Beli), non tanto per la vittoria in se’ ma per la reazione d’orgoglio dei canadesi (anche loro ancora privi di Siakam), che rimontano dall’86-63 a inizio ultimo quarto (anche +30 Mavs nella terza frazione, che significa più grande rimonta nella storia della franchigia per Toronto) con una prestazione da vero capitano di Kyle Lowry (32 punti, 10 assist e 8 rimbalzi per lui). Per i Mavericks ancora un ammirevole Porzingis, 19 punti conditi da 12 rimbalzi per il lituano, e 21 per Brunson, che pero’ non bastano alla fine.
Sull’altra costa, altra assenza illustre quella di LeBron James per i Los Angeles Lakers (24-6, sempre prima forza ad Ovest) , che perdono in casa con i Denver Nuggets – al momento alla piazza d’onore nella conference con un record di 20-8 – grazie ad un perentorio 128-104. I Lakers tremano per un infortunio alla caviglia di Anthony Davis, che pero’ poi rientrerà firmando comunque alla fine 32 punti con 11 rimbalzi e 4 stoppate. Non basteranno contro una prestazione da vera squadra della compagine di Michael Malone, aiutata dai 21 di Millsap, dai 19 di Harris e alcune giocate pregevoli (ma non e’ una novità) del Joker, Nikola Jokic (18 per lui).
Ne approfittano i Milwaukee Bucks, che salgono 27-4 e rafforzano il miglior record NBA vincendo agevolmente la terza in fila contro i leoni rampanti ad Est, gli Indiana Pacers (20-10), per 117-89. Ai 19 punti e 18 rimbalzi per Domantas Sabonis risponde in maniera palindroma Antetokounmpo con 18 punti e 19 rimbalzi, affiancato pero’ dai 19 di Matthews e i 17 a testa per Brook Lopez e Hill. Grande accoglienza per l’ex di turno Malcolm Brogdon, che chiude con 10 punti e 10 assist.
Se I Lakers piangono, pero’, i Clippers (22-10) non ridono. La sorpresa della notte si consuma ad Oklahoma City, dove i Thunder (15-14 adesso, sopra il 50%) pur privi del nostro Danilo Gallinari, riescono a sopravanzare i californiani con coraggio per 118-112, e vendetta e’ consumata per uno degli ex di turno, Shai Gilgeous-Alexander (32 punti per lui, top scorer della serata). 28 anche per un redivivo Dennis Schroder dalla panca. L’altro atteso ex (applaudito prima della gara) Paul George non incide particolarmente e chiude con 18 marcature – meglio di lui il compagno Lou Williams a quota 22. Kawhi Leonard era in infermeria (e se non e’ infortunato lui lo e’ George, nel giochetto “o me o lui” di coach Rivers) e la sua assenza si e’ sentita, eccome, coi Clippers quasi sempre avanti e che sprecano anche 18 punti di vantaggio.
Chiude la vittoria dei Boston Celtics (20-7 ora, secondi ad Est) nel fortino del Garden sui Charlotte Hornets (13-20) per 119-93. Bene l’ex di turno, Kemba Walker con 23 punti, ma la differenza stanotte la fa Jayson Tatum, al career high con 39 punti e 12 rimbalzi. Dall’altra parte 23 punti e 10 assistenze per Devonte’ Graham, 18 per il centrone Biyombo.