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NBA PlayOffs – Immortali Spurs, ancora finale. Melo non molla, New York ci crede

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Gli Spurs eliminano Golden State e raggiungo i Memphis Grizzlies in Finale della Western Conference, che a loro volta hanno fatto fuori gli Oklahoma City Thunder. Devono, invece, attendere ancora i Miami Heat, per conoscere il nome della sua avversaria, con i Knicks protagonisti di una gran vittoria su Indiana che allunga la serie.

Golden State Warriors vs San Antonio Spurs 82-94 (San Antonio vince la serie per 4-2)
Ha dovuto sudare fino all’ultimo ma al termine di questa gara, San Antonio stacca il pass per la finale di conference. Merito agli immortali Spurs di aver stupito ancora una volta con l’infinito talento di Tim Duncan, autore di 19 punti e 6 rimbalzi, di Manu Ginobili, 11 assist e 5 punti, e di Tony Parker, 13 punti e 8 assist. Onore, però, agli sconfitti che hanno fatto il massimo contro una delle squadre più preparate della NBA riducendo all’osso quell’inevitabile gap dovuto dall’eccessiva inesperienza di Curry e compagni al fronte dei molto più navigati Spurs. San Antonio ha cercato di imporre il suo gioco fin dai primi minuti della gara ma è stato solo nel finale, negli ultimi 4′ nella fattispecie, che sono riusciti ad indirizzare definitivamente la partita dalla loro con 10 punti di fila di Tony Parker ai quali non hanno seguito risposte di un Curry troppo impreciso al tiro. Termina, quindi, la favola dei Warriors che vanno meritatamente in vacanza dopo questa straordinaria stagione mentre continua quella della squadra di Popovich.
Golden State: Curry 22, Jack 15, Landry 11, Thompson 10.
San Antonio: Duncan 19, Leonard 16, Splitter 14, Parker 13 Green 11.

New York Knicks vs Indiana Pacers 85-75 (Indiana conduce la serie 3-2)
C’è ancora vita a New York con i Knicks che battono Indiana e allungano la serie (almeno) a Gara-6. Fondamentale l’apporto alla gara di Melo Anthony il quale continua a non tirare benissimo ma almeno è riuscito a metterne dentro 28 unico, insieme a Felton, capace di raggiungere la doppia cifra dello starting-five di casa. I 26 dalla panchina, 13 a testa, di JR Smith e di Copeland completano il quadro di una vittoria sulla quale ha pesato parecchio anche la situazione falli di Hibbert (9), a lungo limitato, e l’assenza di Hill.
Knicks che prendono in mano la partita fin dal primo quarto (15-19) per poi confermarsi nel secondo periodo con un parziale di 21-19  che porta Melo e i suoi sul 40-34 all’intervallo lungo. Al ritorno in campo è buono l’apporto di Augustin e George che dalla lunga distanza riportano i Pacers sotto di due lunghezze. New York, però, è ben disposta in campo e risponde con l’apporto della sua panchina che le permette che la proietta sulla doppia cifra di vantaggio (65-55) a 1’29” dalla fine del periodo. Dieci punti che i padroni di casa possono gestire con tranquillità con un ultimo periodo giocato in sostanziale equilibrio. Si torna a Indiana ma contro questi Pacers servirà la migliore New York per continuare a sperare.
New York: Anthony 28, JR Smith, Copeland 13, Felton 12.
Indiana: George 23, West 17, Augustin 12.

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