NBA PLAYOFFS – Brooklyn senza pietà sui Celtics, al Barclays Center è caporetto biancoverde, Nets sul 2-0
Brooklyn, New York, 25 Maggio 2021
Dal nostro inviato Ruben Portelli
Non siamo ancora ai livelli pre-COVID, ma di certo il calore che si sente stanotte al Barclays Center è quello delle grandi occasioni. Prima della partita vengono distribuiti al pubblico degli asciugamani bianchi, da roteare in aria durante la partita a mo’ di “sciarpata” o “panolada”, come si direbbe negli stadi calcistici europei, e il colpo d’occhio e’ subito forte. Oltre 14,000 spettatori a Brooklyn e si sentono tutti: letteralmente la squadra viene sospinta ad ogni azione durante il primo quarto, con i Celtics che non riescono davvero a trovare il bandolo della matassa.
Joe Harris ne ha già 19 dopo 18 minuti, Harden 10 mentre Tatum fatica ad incidere, con soli 7 punti e 2/10 al tiro a metà gara. Fournier si dà un gran daffare ma l’assenza di Jaylen Brown si sente, ancora una volta. Davvero sembra non averne Boston, già sotto di 23 punti (58-35) ben prima della sirena dei 24 minuti.
Sara’ il pubblico forse, indiavolato come non si vedeva da tanto tempo nelle arene NBA, sara’ il fatto che la rivalità New York-Boston è sempre comunque sentita, sarà che ci sono l’ex Irving e il newyorkese Kemba Walker uno contro l’altro, ma la sfida è sentitissima dai tifosi, e si sente in campo: positivamente per i Nets, molto meno per i frastornati Celtics. Il tabellino a metà gara dice 71-47, +24 per i padroni di casa e la gara sembra già finita.
Rappresentativo della serata di Boston il colpo che riceve Tatum andando a rimbalzo nel primo quarto, quando Durant lo tocca involontariamente sul volto e il biancoverde deve uscire dal campo, per non rientrare. Il terzo quarto e’ già passerella per i Nets, con boati ad accompagnare ogni schiacciata di Griffin ed ogni gioco di gambe di Harden. Si alzano perfino cori “Boston Sucks” dagli spalti, a rinverdire la già citata, cara, vecchia rivalità sulla East Coast.
I nervi iniziano a saltare nel terzo quarto, su un fallo di Fournier che vale il 100-74 Brooklyn su due liberi di Durant e il pubblico a rumoreggiare nei confronti del francese. Sembra ci possa essere un’inizio di tafferuglio tra i due, ma grazie al cielo così non è.
Brooklyn veleggia nell’ultima frazione, con un vantaggio di 27 punti e un garbage time anticipato per tutti gli ultimi 12 minuti di gioco, con tutti i big a riposo e già a pensare alle sfide di Boston – si vede in campo anche l’ex Milano Mike James. Brooklyn chiude con un poco rappresentativo, dato il dominio dall’inizio alla fine, 130-108. Alla fine Durant è il top scorer con 26 punti, seguito da un Joe Harris che ne colleziona 25, mentre Harden e Irving ne realizzano 20 e 15. Smart e Walker sono gli unici a crederci per i biancoverdi con 19 e 17, Thompson va di doppia doppia (15+11) ma davvero non basta e non basterà al team di Brad Stevens per sperare di impensierire il superteam di Brooklyn.
Una cosa è certa: sarà una bolgia in gara 3 al TD Garden, ma un’altra cosa è altrettanto certa: questi Boston Celtics non basteranno a fermare la corazzata di Steve Nash, serve una svolta mentale o sarà sweep.