Alla fine è arrivato il primo colpo esterno delle Finals della Western Conference. E’ arrivato nel momento più delicato e più decisivo di tutta la stagione, fino a questo momento. I San Antonio Spurs dopo un overtime riescono ad espugnare Oklahoma City con il punteggio di 112-107, laureandosi campioni ad Ovest per l’ennesima volta, e volano nuovamente alle Finals NBA dove ad aspettarli ci saranno ancora i Miami Heat (nella foto: fansided.com, Popovich, Ginobili e Duncan).
Una vittoria incredibile quella per gli uomini di Popovich e che ha un sapore ancor più dolce considerando il mancato apporto di Tony Parker per tutto il secondo tempo (supplementare compreso) a causa di un problema alla caviglia. Nel primo tempo la partita non riesce a trovare un padrone con i Thunder, però, sempre in leggero vantaggio. Nella seconda frazione le cose cambiano e con San Antonio trascinata da un Boris Diaw d’annata (top scorer degli Spurs con 26 punti) che inizia a prendere il toro per le corna, ogni possesso diventa sempre più pesante per Oklahoma che però trova nel solito Westbrook (34) la rubata che la rimette in corsa (97-93) con 1:46 da giocare. La giocata di Russ riaccende la lampadina ai Thunder che difendono come meglio non si potrebbe su Duncan e con il canestro di Durant trovano anche il canestro del sorpasso, 97-99. Senza pensarci un nanosecondo, Ginobili piazza la tripla frontale che riporta avanti gli Spurs (100-99) a 27.1 secondi dalla fine. Durant perde palla ma Ginobili dalla lunetta fa solo 1/2 permettendo così a Westbrook di andare in penetrazione nell’azione successiva. 2/2 per il numero 0 e nuova parità con Ginobili che, dall’altra parte, fallisce il canestro della vittoria.
Nell’overtime Duncan torna a segnare e OKC non si fa mancar niente con il solito Westbrook che prima segna un canestro da paura e poi si fa stoppare la Leonard nell’azione successiva che darà il via a Duncan per il canestro del 110-97. Mancano 19.4 secondi, c’è tutto il tempo del mondo per un buon tiro per OKC. La palla va nelle mani di Kevin Durant che però manca l’appuntamento con la gloria, Thunder al tappeto e a casa.
E’ stata una serie incredibile, una delle più strane degli ultimi anni ma alla fine ad avere la meglio è stata la maggiore esperienza e profondità dei San Antonio Spurs. Per texani ci sono due uomini in doppia doppia: il solito Tim Duncan (19 punti e 15 rimbalzi) e Leonard con 17 punti e 11 rimbalzi. In doppia cifra anche Manu Ginobili con 15 punti – anche se per lui c’è da notificare una serata da 1/7 al tiro dalla lunga – con 6 rimbalzi e 5 assist. Ultimo in doppia cifra Green con 11 punti. Non ha fatto mancare il suo apporto agli Spurs anche il nostro MARCO BELINELLI, autore di una tripla in 6:07 minuti. Marco è il primo italiano nella storia ad accedere ad una Finals NBA.
A far la grande differenza, comunque, è stato l’apporto della panchina degli Spurs che ha annichilito per punti e per minutaggio quella di OKC, mettendo a nudo tutte le difficoltà strutturali dei Thunder. 51 punti a 5 non è un dato normale per una squadra che, per quanto forti siano i (2-3) uomini del quintetto, vuol sperare di portare a casa il titolo. A far il buono e il cattivo tempo in casa Thunder, i soliti Kevin Durant e Russel Westbrook che confermano ancora una volta di essere il duo più forte dell’intera lega. Nonostante la serata poco felice al tiro (1/6 da 3 per Westbrook e 2/8 per Durant) i punti messi a segno da Westbrook sono 34 (17/18 dalla lunetta) con 8 rimbalzi e 7 assist. Ne mette 31, con 14 rimbalzi, Kevin Durant. In doppia cifra anche Serge Ibaka (16) e Reggie Jackson (21).
Gli Spurs adesso torneranno a San Antonio dove recupereranno le energie (e si spera Parker) in vista dell’inizio delle Finals a partire dal prossimo 5 giugno.
Oklahoma City: Westbrook 34, Durant 31, Jackson 21, Ibaka 16, Fisher 5, Perkins.
San Antonio: Diaw 26, Duncan 19, Leonard 17, Ginobili 15, Green 11, Parker 8, Bonner 6, Splitter 5, BELINELLI 3 (1/2 da 3), Joseph 2.