Dopo un’ultima stagione martoriata dagli infortuni e la sua carta d’identità a ricordagli che ormai sono 40, Steve Nash ha annunciato, in accordo con la franchigia gialloviola, che non giocherà questa stagione e, di conseguenza, anche la sua carriera cestistica è giunta al termine. La vera motivazione sarebbero i dolori alla schiena che si pensavano risolti ma che invece continuano tutt’ora ad ossessionare l’ormai ex play maker dei Lakers.
Lascia il basket giocato una vera e propria leggenda dei parquet NBA, uno degli ultimi veri play maker rimasti in circolazione, sicuramente uno dei più grandi. Scelto da Phoenix nel famoso draft del 1996 insieme a Kobe e Ray Allen, ha giocato anche per i Dallas Mavericks e, negli ultimi anni, per i Los Angeles Lakers. Dotato di un fisico molto più che normale, Steve di incredibilmente fuori dalla norma aveva la sua visone del gioco, a 360 gradi potremmo surrealmente dire. Ha fatto del passaggio il suo vero marchio di fabbrica, decidendo di trovare prima un compagno libero e solo poi, forse, andare lui al tiro. Vince due MVP della regoular seasono nel 2005 e 2006, per cinque anni conduce la classifica degli assistman e per ben 8 anni viene convocazo per la gara delle stelle. Probabilmente, anzi, sicuramente il suo più grande rimpianto rimarrà quello di non essere mai riuscito a vincere un anello, uno come lui se lo meritava alla grande. Ah dimenticavo: Steve é anche il terzo miglior passatore di sempre nella storia NBA con un totale di 10335 assist distribuiti, meglio di mostri sacri come Magic Johnson, Oscar Robertson e Isiah Thomas, serve aggiungere altro?
