NBA: Manu Ginobili dice ‘addio’ alla pallacanestro giocata

La notizia era nell’aria. Come già raccontato la settimana scorsa, Manu Ginobili stava valutando il ritiro, e così è stato. È arrivato nel pomeriggio il Tweet della guardia argentina di 41 anni che annunciava la notizia. Manu Ginobili ringrazia famiglia, amici, compagni di squadra, allenatori e staff che l’hanno accompagnato durante i 23 anni di carriera, iniziata nel suo paese natale prima di approdare in Italia (due stagioni a Reggio Calabria e due con la Virtus Bologna), per poi culminare negli splendidi 16 anni vestendo la maglietta dei San Antonio Spurs in NBA.

Today, with a wide range of feelings, I'm announcing my retirement from basketball. IMMENSE GRATITUDE to everyone (family, friends, teammates, coaches, staff, fans) involved in my life in the last 23 years. It's been a fabulous journey. Way beyond my wildest dreams. pic.twitter.com/3MLCUtmd6K

— Manu Ginobili (@manuginobili) August 27, 2018

Se ne va uno dei veterani dell’NBA, un giocatore che ha vinto tutto in una carriera suggellata da 4 anelli NBA (2003, 2005, 2007 e 2014), ma che già era partita bene con un campionato italiano, due coppe Italia e un’Eurolega.

Manu Ginobili è stato anche un’icona della nazionale argentina, dalla quale si era già ritirato due estati fa in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, e che aveva vissuto la massima espressione con l’oro Olimpico di Atene 2004, battendo in finale proprio l’Italia.

Oltre a un giocatore esemplare, capace di collezionare 1057 presenze e oltre 14.000 punti in NBA (senza contare i Playoffs, disputati in 15 occasioni), se ne va una persona straordinaria, beniamino di due generazioni di appassionati di pallacanestro. Un giocatore capace di oltrepassare la barriera della sua Argentina natale per diventare un idolo globale, amato ovunque. Semplicemente Manu Ginobili. #GraciasManu

#GraciasManu por todo! pic.twitter.com/8252qgCmvi

— San Antonio Spurs (@spurs) August 27, 2018