Partiamo subito con le buone notizie: Rose, uscito anzitempo dal campo, stavolta non dovrebbe assentarsi a lungo, solo distorsione per lui. La copertina però è ancora una volta di Lebron James che con 36 punti porta la prima gioia alla sua Cleveland e mette a tacere i soliti haters spuntati dopo il non esaltante esordio contro i Knicks.
Davanti all’indimenticato Scottie Pippen Chicago ci mette un pò a prendere le misure ai Cavs frastornati subito dal 6 a 1 iniziale. Chicago, con Hinrich titolare al posto di Butler, trova il primo vantaggio solo dopo sei minuti grazie ad una tripla di Dunleavy sfruttando anche l’inizio opaco di Love che arriva a essere stoppato per due volte di seguito prima da Gasol e poi da Noah. La partita però ha due protagonisti annunciati che si chiamano Lebron James e Derrick Rose ed il duello non delude le aspettative e alla fine la spunta Lebron aiutato da un ottimo supporting cast guidato da Irving ma a sorpresa anche da Tristan Thompson che alla fine arriverà a toccare i 12 rimbalzi offensivi che saranno una chiave della partita. Hinrich con un ritrovato tiro da tre tiene in scia i Bulls, poi sul finale Rose abbandona la contesa, Love e proprio Hinrich sbagliano gli ultimi due tiri e all’overtime avere un Lebron può fare la differenza, soprattutto in una partita dove si sono visti attacchi spesso confusionari. I Bulls spuntati senza i punti di Butler e Rose possono poco e Lebron può firmare il suo pronto riscatto e ricordare chi sono i favoriti per il titolo.
Negli altri match i Clippers di un sontuoso Griffin portano a casa il derby con i Lakers grazie al solito Crawford decisivo nell’ultimo periodo. Per battere questi Lakers decisamente nelle mani di Kobe basta anche una difesa non troppo arcigna. Difesa tosta che aveva fatto la fortuna recente di Pacers e Memphis con i Grizzlies che confermano le buone impressioni fatte all’esordio e si godono la solita doppia doppia di Zach Randolph che a Indy gioca quasi in casa. Se a Indiana le cose vanno peggio il primato forse spetta però ai Sixers che, nonostante un buon Noel, perdono contro i Bucks di Kidd alla prima vittoria trascinati dal sempre discusso ma sempre efficace a livello di medie realizzative OJ Mayo. Altro giocatore molto discusso ma che ha tanti, tantissimi punti nelle mani è Rudy Gay, capace di mettere 40 punti nella vittoria in casa dei suoi Kings contro la Portland degli al solito ottimi Lillard e Aldrige.