NBA – Le novità per la prossima stagione: nuovi playoff, le division non contano più, non si cambiano i falli sistematici e il moratorium
Piccola rivoluzione all’orizzonte per i playoff Nba. Come annunciato dal commissioner Adam Silver in una conferenza stampa a Las Vegas, alcune novità molto importanti sono in arrivo per la stagione pro 2015-2016. Le prime riguardanti la nuova formula per determinare le teste di serie in post season. Niente più classifiche di division a determinare il seeding dei playoff ma una classifica totale dalla prima all’ottava determinata dalla posizione raggiunta nella conference. Fino ad oggi infatti le prime 4 teste di serie erano le vincitrici delle rispettive division, più la squadra rimasta col miglior record. Il numero 1 della lega cestistica più famosa del globo ha già dato mandato ai proprietari delle franchigie di discutere fra loro della proposta, nella speranza di arrivare velocemente all’approvazione.
Due norme che tanto hanno fatto discutere non verranno invece modificate. L’hack-a-Shaq, il cosìdetto fallo sistematico per spezzare il gioco, verrà monitorato ma non rimosso. Motivi meramente televisivi, in quanto quando viene fischiato, i dati di ascolto rimangono inalterati e alti. A detta di Silver, “Non possiamo cambiare regola per un qualcosa che accade per il 75% solo a due giocatori (De Andre Jordan e Dwight Howard, ndr), sarebbe un messaggio sbagliato ai giovani” . Il quale non intende mettere mano nemmeno al “moratorium”, ovvero il periodo in cui giocatori free agent e squadre possono trattare ma non firmare contratti. “Nessuno ha capito come cambiarla, possiamo però al massimo accorciarla”, spiega Silver.
Le idee di Silver non si fermano qui. Tanti i progetti di espansione del prodotto, a partire dall’allestimento di una franchigia a Las Vegas, uno dei grandi centri ancora rimasti scoperti dalla geografia NBA. Ma non solo: secondo Silver andrebbero inseriti conti alla rovescia durante i time out tra i vari quarti di gioco e allontanati cameramen e fotografi dalla linea di campo. L’ultima battuta è sulla possibilità di un nuovo lock out nel 2017: “Dobbiamo evitarlo a tutti i costi, stiamo generando più introiti di quelli previsti e li dividiamo al 50%”
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