NBA – Involuzione Mavs: dai play-off agli inferi della classifica
Nonostante la vittoria di stanotte tra le mura amiche contro i Golden State Warriors con 42 di Luka Doncic, i Mavs hanno ancora un record negativo con 10 vittorie e ben 14 sconfitte.
Dopo l’eliminazione dai playoff da parte dei Clippers l’anno scorso con ben sei partite giocate, quest’anno in casa Dallas c’erano molte aspettative andate subito in fumo con l’addio di Seth Curry, uno dei migliori tiratori della lega, il quale in quest’inizio di stagione a Philadelphia sta tirando con il 49.3% da 3.
Ma in casa Mavs i problemi sono tanti, partendo dagli infortuni che hanno tenuto fuori per svariate partite Finney-Smith, Kleber e Richardson, tre giocatori importantissimi per le rotazioni.
Il primo problema è la difesa, dove Dallas concede troppi tiri dall’arco con buone percentuali e soprattutto non c’è una difesa forte nel pitturato, dato che Porzingis è un lungo forte offensivamente.
Invece, per quanto riguarda l’attacco, il fluido giro palla dell’anno scorso è stato sostituito dalla filosofia di pensiero “palla a Luka e vediamo cosa succede“, il quale su 6 attacchi, uno lo fa giocare a Porzingis e gli altri cinque li conclude con step-back pazzi da tre con bassissime percentuali. Tutto questo porta di sicuro frustrazione in Doncic e automaticamente tensione in spogliatoio, ed è proprio qui che entra in gioco Carlisle, il quale deve avere la calma di mantenere lo spogliatoio solido, ma soprattutto deve avere un ruolo importante nell’ultima fase della “maturazione” di Doncic.
Dallas probabilmente è con ogni probabilta ritroverà la propria chimica di squadra ed andrà ai playoff, raggiungendo gli obiettivi stagionali ma ad ora le cose da aggiustare sono diverse