A Natale tutto è possibile, anche una partita strepitosa che ha portato non poche sorprese con sé. I Bucks di Giannīs Antetokounmpo travolgono i Golden State Warriors e si rifanno della sconfitta precedente incassata contro i Boston Celtics. Ai Warriors non basta un James Wiseman quasi impeccabile per vincere contro Milwaukee e già all’inizio dell’ultimo quarto la squadra di Steve Kerr ha gettato la spugna definitivamente. Purtroppo altra partita non giocata per il nostro Nico Mannion, stasera addirittura presente in panchina ma “in borghese”. Analizziamo brevemente tutti i quattro quarti.
Un primo quarto tutto sommato equilibrato apre la partita: per GSW assente questa sera anche Draymond Green per l’infortunio al piede destro che lo affligge già da qualche tempo. I Bucks vanno subito avanti grazie anche ad una tripla di Donte DiVincenzo, ma subito Golden State marca strettissimo Antetokounmpo: nel giro di pochi minuti, la stella greca subisce numerosissimi falli e, nel corso del quarto, finisce in lunetta molto spesso e con risultati scarsissimi. Golden State, in generale, si è dimostrata molto nervosa per tutta la durata della partita, fatto confermato anche dai 22 falli totali a fine partita, e con una difesa poco convincente nei momenti salienti. Uomo del quarto, indubbiamente, è Khris Middleton, sebbene Kelly Oubre e un timido Stephen Curry abbiano tentato di tenere la squadra a galla.
Nel secondo quarto Golden State sembra iniziare con una marcia in più, grazie a Steph Curry che si carica la squadra sulle spalle e cerca di motivare i suoi compagni con assists e tiri dalla distanza, spesso non a segno. La squadra di Kerr continua ad essere molto fallosa anche in questo secondo quarto e la difesa–colabrodo concede tiri e rimbalzi ai Bucks che ne approfittano per aumentare ancora la differenza di punti. Ancora una volta la differenza la fa Middleton, che con una tripla e una doppia con tiro libero supplementare porta i Bucks negli spogliatoi sul +10 (66 a 56).
Il terzo quarto si apre con una schiacciata di Giannīs che, però, finisce subito in lunetta: stavolta, però, il giocatore di Milwaukee va a segno con tutti e due i liberi. Dopo l’ennesima giocata clamorosa della star greca, Kerr chiama timeout per arginare l’ormai dirompente emorragia che affligge la sua squadra. Curry cerca di tenere a galla la sua squadra, ma da solo contro la corazzata Bucks può ben poco: nonostante riesca a mettere a referto un paio delle sue classiche triple, la difesa della squadra di Mike Budenholzer gli lascia ben poco spazio. Golden State ha delle idee di gioco molto fantasiose, ma che spesso non riesce a mettere a frutto proprio perché i giocatori mancano di coesione tra di loro.
L’ultimo quarto è a dir poco disastroso per la squadra di Kerr. I giocatori di GS sono stanchi, non appaiono per niente lucidi e sbagliano continuamente, soprattutto in difesa, concedendo un totale di 60 rimbalzi (11 offensivi) alla squadra di Milwaukee. Alla fine della partita i Bucks stravincono di ben 39 punti, con un 54.1% di tiri da 3 (GS solo il 22.2%) e 69.2% di tiri liberi; qui meglio decisamente Golden State, che ha messo a segno ben l’84% dei liberi. Miglior realizzatore della serata è, ovviamente, Khris Middleton con 31 punti in 26 minuti.
Un Natale molto poco felice per i Warriors, decisamente prestazione da dimenticare.