Diciamo che l’andamento dei Knicks, di cui Jackson si è assunto tutte le colpe, forse anche quelle non sue, ha sicuramente accelerato la ricerca di contromisure in una Grande Mela che, cestisticamente, sembra essere sempre più piccola. Prima contromisura sarebbe quella di far fuori chi ha inevitabilmente deluso. Nella lista degli epurabili in casa Knicks figurano giocoforza Stoudemire con il suo contrattone monstre da 23 milioni e spiccioli in scadenza a giugno e difficile da piazzare cosi come Josè Calderon. Non meno delicata la situazione del play iberico che percepisce qualcosa come 15,7 milioni e ha un contratto fino al 2017. Nella situazione dunque diventerebbe
sacrificabile, come riferito da Espn, proprio quell’Andrea Bargnani che Fisher a parole ha sempre difeso, nonostante salute di cristallo e strategia comunicativa sbagliata remassero contro il lungo romano. Tagliando Bargnani, in maniera simile a quanto fatto di recente dai Pistons con Josh Smith, Ny si libererebbe di Bargnani, che comunque percepirebbe quello che gli spetta fino a scadenza di contratto e potrebbe accordarsi per le prime 48 ore solo con i Sixers (che sono gli unici con abbastanza spazio salariale e vogliono tenerselo) ma allo scadere dell’intervallo di tempo potrebbe essere libero di cercarsi la migliore sistemazione in maniera autonoma. Per il momento siamo solo nel campo delle ipotesi l’unica certezza è che tutti vogliono vedere il Mago fare altre magie a parte quella che gli è riuscita meglio quest’anno: la sparizione dal campo.