NBA – I risultati della notte: Chris Paul leader come i suoi Suns, incontenibili James-Davis per i Lakers
Memphis Grizzlies – Charlotte Hornets 108-93
Dei Grizzlies a corto di uomini hanno la meglio su Charlotte con un ottimo Dillon Brooks. Il giocatore canadese chiude con 21 punti, mentre per Memphis, priva anche di Ja Morant tra gli altri, ce ne sono 18 di Anderson (con 11 rimbalzi), 15 per Clarke e 14+11 di Valanciunas. Per Charlotte, dopo la bella vittoria a Dallas, prestazione deludente soprattutto per l’accoppiata Rozier-Graham (9 punti in due con 2/21 e 2/9 da tre). Biyombo vende cara la pelle con 16 punti e 12 rimbalzi, seguito da un Ball da 15 punti (ma solo 2/7 da tre) e 14 a testa per Hayward e Caleb Martin.
Boston Celtics – Detroit Pistons 93-96
Il colpo della notte lo fanno i Pistons, che non ci stanno ad andare sotto 0-5 e portano a casa la W – ma devono ringraziare gli errori di Boston nell’ultimo quarto. I Celtics, sopra 93-88 a 4 minuti dal termine, non riescono più a segnare e la tripla di Tatum del possibile pareggio è anche quella sul ferro. Il rookie da copertina per i Pistons non è Killian Hayes (solo 0/5 per lui) ma Saddiq Bey, che parte in quintetto e ne mette 17. 24 ne arrivano da Jerami Grant, e altri 17 da Derrick Rose dalla panca. Per i Celtics, 28 per Tatum e 25 per Brown.
Miami Heat – Dallas Mavericks 83-93
Grazie a 27 punti di un redivivo Luka Doncic (conditi da 15 rimbalzi e 7 assist) i Dallas Mavs fanno loro la sfida coi finalisti NBA della scorsa stagione, i Miami Heat, reduci dalla miniserie contro i Milwaukee Bucks. Decisivo il secondo quarto, con Dallas sopra 46-31 e il parziale di 10-2 in apertura terzo per il vantaggio di +24 che gli Heat non riusciranno a recuperare. Per i Mavs, 18 punti per Hardaway Jr, mentre per gli Heat c’è un 19+11 per Adebayo e 15 per Bradley. Solo 2 per Butler con 0/6 dal campo.
Atlanta Hawks – Brooklyn Nets 114-96
Ancora orfana di Gallinari, Atlanta si vendica della sconfitta di due giorni fa ed espugna il Barclays Center con una prova maiuscola, soprattutto nell’ultimo quarto, dove le polveri bagnate di Irving stavolta sono rimaste tali. Hunter ne mette 23, seguito da Young con 21 e Collins con 20. Doppia doppia per Capela con 12+11. Per i Nets, 28 di Durant e 18 per Irving ma con 16/42 al tiro e soprattutto 4/18 da tre punti. Oltre a Joe Harris con 12, nessun altro Net in doppia cifra.
Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 96-126
I Bucks schiacciasassi in regular season sono ufficialmente tornati. Prova d’autorità per rimarcare la propria potenza quella sfornata contro i Bulls, schiantati di 30 punti al Fiserv Forum. Antetokounmpo fa ancora la voce grossa, con 29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist (dopo la tripla doppia a segno contro gli Heat) e piovono ancora triple (22/45 col 49%). Forbes ne aggiunge 18 dalla panchina, 14 per Middleton e 13 per Portis. I Bulls, ancora privi di Markkanen, ne hanno 16 da LaVine e 14 da Valentine tra le riserve.
Washington Wizards – Minnesota Timberwolves 130-109
Non ci stanno i Wizards ad andare sotto 0-6 e con un colpo d’orgoglio espugnano Minneapolis senza Westbrook. La bocca da fuoco Beal ne mette 31, seguito da Bryant con 18 – tutti e 5 gli uomini in quintetto vanno in doppia cifra. Il parziale di 40-14 nel terzo quarto segna la strada ai Wizards che non si guarderanno più indietro e andranno anche sul +37. I Wolves vanno sotto 2-3 in stagione, ancora senza Towns ma con 21 punti per Beasley e 17 a testa per Reid e la scelta n.1 assoluta Anthony Edwards.
Los Angeles Lakers – San Antonio Spurs 109-103
Non basta un grandissimo Keldon Johnson agli Spurs (26 punti e 10 rimbalzi); la premiata ditta James-Davis non fa sconti oggi, con una tripla doppia per il primo (26+11+10) e 34 punti con 11 rimbalzi per il secondo, in aggiunta ai 15 di Schroder. Gara equilibratissima fino al 105-103 Lakers, dove Kuzma e i liberi di Davis chiudono la tenzone. Per gli Spurs, anche 23 punti per DeRozan e 15 per Gay tra le riserve.
Phoenix Suns – Denver Nuggets 106-103
Che colpo per i Soli di Phoenix! Il 106-103 alla Ball Arena vale il 5-1 in stagione e il primo posto solitario ad Ovest (e dell’intera NBA). Ancora una volta il protagonista è Chris Paul, con un jumper a 7 secondi dal termine a chiudere la sfida dopo un jump ball vinto da Ayton. Paul chiude con 21 punti, mentre 22 ce ne sono per lo stesso Ayton e Booker (il primo anche con 11 rimbalzi). “È il motivo per il quale l’abbiamo fortemente voluto” dice coach Williams a proposito di CP3 “la sua chiamata sul fallo di Bridges è stata fondamentale. Senza la sua insistenza, non l’avremmo mai contestato e forse non avremmo vinto questa gara”, riferendosi al challenge chiamato dai Suns su un fallo di Bridges su Harris, poi rivisto ed annullato dagli arbitri, col conseguente jump ball vinto da Ayton. Per i Nuggets, Murray ne mette 31 e Jokic 17+11a; 15 per Millsap.
LA Clippers – Utah Jazz 100-106
Nonostante il rientro di Leonard, altra sconfitta per i Clippers che falliscono l’aggancio in testa alla Western e vanno 4-2 come i cugini dei Lakers. Utah che scava un 31-19 nel primo quarto e, in aggiunta al 33-23 nel terzo, crea il vantaggio decisivo – nonostante il tentativo di rientro Clippers nell’ultimo quarto chiuso 35-22 per gli uomini di Lue. 25 i punti di George, mentre Kawhi ne mette 20 con 16 rimbalzi e 9 assist, 13 per Ibaka. I Jazz hanno un grande Conley, 33 punti con 7/14 da tre, mentre Mitchell ne mette 15, 14+11 per Favors: gli uomini di Snyder salgono 3-2 in stagione.
Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 123-98
Sfida tra due compagini al 50% di vittorie (2-2 entrambe) che si decide soprattutto nel primo quarto (36-21 per i Blazers) e con i Warriors che non riescono a recuperare nella seconda metà. Lillard diventa l’unico giocatore di Portland a segnare 15,000 punti insieme a Clyde Drexler con i 34 punti della notte, mentre McCollum ne aggiunge 28 con 4/5 da tre (secondo giocatore nella storia NBA a mettere almeno 25 bombe nelle prime 5 sfide). Il rientro di Green per i Warriors è ancora solo indicativo (0 punti e 4 rimbalzi per lui) visto che il giocatore deve ancora entrare in forma sufficiente. Nel frattempo ci pensa Curry con 26 punti e 8 rimbalzi seguito da Wiggins con 15 e 13 per Paschall dalla panchina, prestazioni che però non bastano e mandano i Warriors 2-3 in stagione.