Una ad una, tutte le squadre della NBA si stanno ai media di tutto il mondo. Ieri è stata la volta dei San Antonio Spurs di Marco Belinelli, una delle poche squadre NBA a non esser stata travolta dalla bollente estate.
Il gruppo è rimasto sostanzialmente invariato. Ai confermati DeRozan, Aldridge e Rudy Gay gli Spurs sembrano entusiasti di poter aggiungere la pedina Dejounte Murray, pienamente recuperato e secondo Popovich ricoprirà un ruolo fondamentale. Probabilmente la più grossa novità per gli Spurs è l’ingresso nello staff tecnico della leggenda Tim Duncan: “Il suo contributo sarà fondamentale – afferma coach Pop – in quanto ha il rispetto di tutti: giocatori, allenatori e dirigenti, inoltre sa cosa significa vincere. Sarà bello averlo al mio fianco. In generale mi aspetto molto da questo gruppo a patto di riuscire a migliorare a livello difensivo. L’anno scorso abbiamo difeso in maniera mediocre, non possiamo permetterci di fare altrettanto in questa stagione”.
Sarà una stagione fondamentale per Marco Belinelli che a fine stagione sarà free agent. L’azzurro partirà dalla panchina (quest’anno particolarmente affollata) e gli toccherà dare quel solito importantissimo contributo che non ha mai fatto mancare nelle sue squadre: triple, difesa e tanta sostanza.
Insomma, gli Spurs sono i soliti Spurs. Non son riusciti ad aggiungere la stella che hanno cercato ma, anche se oscurati dalle scintillanti mosse del mercato ad Ovest, la squadra di Pop resta sempre la solita brutta gatta da pelare per tutti.