Capisci che il vento sta cambiando per una franchigia dai rumors che gli girano attorno, dagli ammiccamenti che i giocatori di grido gli regalano e pazienza se questi non si concretizzeranno, avranno comunque creato “hype” intorno al suddetto team. Che l’aria sia cambiata a Charlotte dai tempi bui del periodo-Bobcats è chiaro anche da dichiarazioni come quelle di Steph Curry che ha regalato parole al miele per Charlotte. D’altronde che ci sia amore tra la famiglia Curry e la città del Nord Carolina non dovrebbe stupire visto che proprio il padre di Curry, Dell spese con la maglia dei “calabroni” ben dieci anni vincendo anche un premio di sesto uomo dell’anno. Prima del match contro Charlotte Curry ha ammesso di “pensare alla possibilità di giocare per gli Hornets”, anche se poi ha subito detto di trovarsi comunque benissimo a Golden State. Così dopo il “come back home” di Lebron anche il micidiale tiratore dei Warriors ammette che gli piacerebbe giocare nella sua città davanti ad amici e parenti, concetto già espresso qualche tempo fa alla radio della Cbs e che si aggiunge alle voci di un possibile approdo di Kevin Durant nella sua Washington. Curry agli Hornets, quindi? No, o almeno non a breve. Steph ha un contratto (molto vantaggioso per i Warriors considerando il valore del play) fino al 2016-2017 ed è felice (e vorrei vedere..) in California ma la suggestione di rivedere un Curry in maglia Hornets scalda il cuore di tanti a Charlotte.