Nelle partite della notte NBA possiamo, finalmente, parlare dei nostri ragazzi italiani che militano nel campionato a stelle e strisce. E possiamo anche parlarne bene. Danilo Gallinari e Nicolò Melli hanno giocato per le loro squadre stanotte, ottenendo discreti risultati. Sebbene Gallinari avesse già ottenuto un suo spazio in campo con gli Hawks, è ormai tristemente noto che Nico Melli abbia faticato a vedere il campo, nelle ultime partite. Addirittura si vociferava di una sua probabile partenza, dal momento che la sofferenza del giocatore nativo di Reggio Emilia era palese.
Questa notte, invece, sia Melli che Gallinari hanno giocato svariati minuti (16 il primo e 18 il secondo), contribuendo attivamente alle vittorie delle loro squadre. Vediamo ora, nel dettaglio, le partite di Atlanta e New Orleans.
Washington Wizards-Atlanta Hawks (100-116)
Nella vittoria di Atlanta spunta il nome di Trae Young che, da solo, ha totalizzato ben 41 punti in 34 minuti. Hawks decisamente meglio organizzati, incisivi sia in difesa che in attacco. Statistiche tutto sommato equilibrate, ma la differenza è stata fatta dalla % di tiro e dalla % di tiro dei 3 punti, nettamente superiori per la squadra di coach Lloyd Pierce.
Partita incredibile dal punto di vista delle espulsioni: sono state 3 in totale questa notte, con protagonisti Russell Westbrook (26 punti, 6 rimbalzi e 4 assists) e Rajon Rondo tra tutti. Danilo Gallinari ha così commentato l’accaduto:
“Just need to stay focused […]. Personally I don’t have all that energy to spend on technicals and talking to refs and stuff.” (Danilo Gallinari, via ESPN)
(“Bisogna rimanere concentrati […]. Personalmente non ho tutta quell’energia da impiegare in tecnici e nel parlare con gli arbitri e simili”).
Nonostante la partita spaziale di Trae Young, Danilo è comunque riuscito a mettere a referto 11 punti e 3 rimbalzi, partecipando attivamente alla vittoria di Atlanta, che è stata bravissima tenere a bada il top scorer dell’NBA Bradley Beal (“solo” 26 punti per lui). La partita si chiude con la vittoria degli Hawks per 116 a 100.
New Orleans Pelicans-Milwaukee Bucks (131-126)
Battuta d’arresto per i Bucks di Giannīs Antetokounmpo. I New Orleans Pelicans riescono a bloccare la corazzata guidata da coach Mike Budenholzer. Fin da subito è stato chiaro che New Orleans avrebbe dominato per tutta la gara, con interventi ben strutturati in difesa e attacco. Ma, nonostante l’impeccabile difesa, i Pelicans hanno faticato tantissimo ad arginare la furia di Antetokounmpo, che sotto canestro si è dimostrato inarrestabile come sempre.
Brandon Ingram (28 punti) e Lonzo Ball (27 punti) sono i top scorer di New Orleans, anche se non è da sottovalutare la prestazione di Zion Williamson che sfiora la doppia doppia (21 punti, 9 rimbalzi e 7 assists). Pei i Bucks vanno menzionati Giannīs Antetokounmpo, appunto, con i suoi 38 punti in 39 minuti, 11 rimbalzi e 5 assists; bene anche Jrue Holiday e (ache lui sfiora la doppia doppia con 22 punti, 9 rimbalzi e 5 assists).
Lonzo Ball commenta così la vittoria della sua squadra:
“It’s just about staying aggressive and staying true to the work I put in. I knew it was going to turn around sooner or later. It’s just a lot more fluid, a lot more guys in rhythm and we get better quality shots” (Lonzo Ball, via ESPN)
(“Sta tutto nel rimanere aggressivi e fedeli al lavoro che ci metto […]. Sapevo che avrebbe iniziato a cambiare (la situazione), prima o poi. […]. Semplicemente è molto più fluida, molti più ragazzi hanno acquistato ritmo e abbiamo fatto tiri di qualità migliore”).
Tuttavia, senza nulla togliere alle brillanti prestazioni di entrambe le squadre, va assolutamente celebrato il ritorno in campo di Nicolò Melli. Il nostro Nico ha giocato per ben 16 minuti (decisamente una quantità superiore a quella delle ultime partite), totalizzando 5 punti, 2 rimbalzi e 2 assists. Certo è che il carniere non è tra i migliori, ma di certo questi minuti in campo hanno restituito la giusta e meritata rilevanza a questo giovanissimo giocatore. Speriamo che coach Van Gundy si sia reso conto che, nonostante Melli giochi poco o niente, egli rappresenti un giocatore su cui fare affidamento, dal momento che si è sempre fatto trovare pronto e produttivo una volta in campo.