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NBA WEEK – EASTERN RECAP – Milwaukee Bucks nella leggenda, colpo di reni Sixers. Sprofondo rosso per gli Hawks

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Joel Embiid in azione coi Celtics.
Credits: Elise Amendola/AP

I Milwaukee Bucks dell’MVP Giannis Antetokounmpo sembrano davvero non vedere la fine di una serie dorata, fissando un nuovo record per la franchigia di vittorie consecutive (18 al momento) e volando altissimi al miglior record NBA al momento (24-3, in coabitazione coi Los Angeles Lakers). Neppure l’assenza in settimana di “The Greek Freak” ha fermato la squadra di Mike Budenholzer, con Eric Bledsoe e la sicurezza Middleton a farne le veci contro i Pelicans. Altra squadra che sale in settimana sono i Philadelphia 76ers, che col rientro di Joel Embiid non hanno perso tempo nell’ergersi a seconda forza ad Est, scavalcando i Boston Celtics, battuti a domicilio proprio dai Sixers Giovedì scorso, che finiscono dietro la lavagna dopo le sconfitte contro le dirette concorrenti (Philly appunto, e Indiana). Proprio i Pacers vanno nei nostri UPS ad Est dopo una settimana in cui si confermano in alto nella conference, addosso al terzetto Celtics/Heat/Raptors all’inseguimento delle prime due Bucks e Sixers. In discesa, oltre ai Celtics come anticipato, i Cleveland Cavs che – nonostante la vittoria inaspettata di San Antonio sugli Spurs (qui il report) si adagiano sul fondo della conference insieme agli Atlanta Hawks (anche loro giu’, con quattro sconfitte in fila) e i New York Knicks.

UPS:

MILWAUKEE BUCKS

E sono 18, la striscia più vincente della storia dei Bucks, e le vittorie nette e senza appello contro Magic-Pels-Grizzlies e Cavs, con la chiusura questa notte con il 120-116 sui Dallas Mavericks di Doncic. Giannis non smette di sbalordire (36.5 punti di media e 48 segnati stanotte coi Mavs) ma anche in sua assenza l’oliato sistema di gioco dei Bucks non molla un colpo – Bledsoe e Middleton a bruciare la retina con facilita’, e la crescita nelle ultime partite di Ersan Ilyasova, pedina fondamentale per questi Bucks. Sta di fatto che nulla sembra davvero fermare questa franchigia in queste settimane. Verso l’infinito ed oltre.

PHILADELPHIA 76ERS

Il rientro di Joel Embiid e’ coinciso, come preventivabile, con un filotto di vittorie della città dell’amore fraterno, tra cui i Nuggets e i Boston Celtics nella tana del Garden, con una prestazione dell’eclettico filiforme da 38 punti e 13 rimbalzi, che li hanno proiettati al secondo posto assoluto ad Est (20-8 il record) con la prospettiva di non lasciare più questa posizione, con un Embiid in forma e fuori dall’infermeria. Da seguire la sfida di Mercoledì notte contro i Miami Heat – e contro l’ex di turno Jimmy Butler. Prepotenti

INDIANA PACERS

Sara’ il sapore vintage di uno stato che mangia pane e basket, sara’ la presenza del figlio del grande Arvydas, Domantas Sabonis – uno degli artefici dell’ottima stagione dei Pacers con quasi 18 punti e 13.5 rimbalzi – ma questa squadra sembra avere un brillante avvenire davanti, e la conferma ai piani alti ad Est non fa che avallare questa tesi. Vittoria pesantissima sui Celtics (29 punti Brogdon, 14 rimbalzi Sabonis) e sicure W su Atlanta Hawks e Charlotte Hornets che danno anche aria di maturità al team di Indianapolis. Nate McMillan può dormire sogni tranquilli, e non appena Oladipo rientrerà…… Underdogs

DOWNS:

BOSTON CELTICS

Erano negli UPS la scorsa settimana, ma le brucianti sconfitte contro Indiana Mercoledì e soprattutto contro Philadelphia Giovedì notte – nel fortino del Garden – ridimensionano sia la posizione che le ambizioni della franchigia allenata da Brad Stevens. Ora la lotta si fa dura, con gli Heat appiccicati e i Raptors che sono tutt’altro che morti. L’importante sara’ mantenere saldi i nervi e non perdere nessuna delle pedine dello scacchiere, a partire dal sempre scricchiolante Hayward. Difesa sempre impermeabile, e sara’ bello vederla all’opera a Dallas, contro Doncic e Porzingis Giovedì notte in una sfida da non perdere. Delusi

CLEVELAND CAVALIERS

Gia’ li avevamo messi qui nelle scorse settimane, e dopo la vittoria a San Antonio potevamo anche risparmiarcelo. Tuttavia, le buone prestazioni di Kevin Love (30 punti e 17 rimbalzi con gli Spurs, tra cui la tripla del supplementare) lo mettono al centro di una trade (possibile destinazione Portland) che smembrerebbe definitivamente la squadra. L’obiettivo dei Cavs e’ quello di prendere contratti in scadenza e prime scelte al draft per ringiovanire il roster e alleggerire il monte stipendi – per poi tentare fortuna durante la offseason in fase di ricostruzione. Si, stagione finita

ATLANTA HAWKS

Lo facciamo a malincuore soprattutto dopo la bella prestazione dello Staples Center contro i Lakers, in cui hanno fatto tremare i polsi a LeBron e compagni in un finale thrilling. La stellina Trae Young continua a brillare e su questo non ci sono dubbi – stiamo gia’ parlando di una superstar fatta e finita (quinto scorer dell’NBA con 27.8 punti e quarto assistman, con 8.5 a notte) – ma un altra settimana senza vittorie, tra cui la batosta di 34 subita dai non proprio trascendentali Chicago Bulls, li scaraventa sul fondo della Eastern Conference, con un record di 6-21. Massimo salariale per Young e ricostruzione. Acerbi