NBA Draft: Wiggins-Parker ai primi posti. Gentile scelto alla n.53 dai T’Wolves ma Houston ne acquisisce i diritti
Tutto pronto al Barclay Center, casa dei Nets per il tanto atteso Draft 2014, il più ricco dal 2003, anno di LeBron James. Così come undici anni fa anche quest’anno la prima scelta assoluta appartiene ai Cleveland Cavaliers che tra pochi minuti sceglierà (e non è detto per se stessa) la first pick.
Dopo una trepidante attesa i Cleveland Cavs scelgono Andrew Wiggins. L’ala di Kansas è la seconda prima scelta consecutiva made in Canada, dopo la sfortunata Anthony Bennett, sempre ad opera della franchigia dell’Ohio.
Tutto secondo pronostici la seconda scelta dei Bucks che optano per Jabari Parker. L’ala nativa di Chicago potrebbe già ricoprire il ruolo di franchige player di Milwaukee e sembra essere il prospetto più “NBA ready” all’interno dello strepitoso lotto.
I 76ers alla numero tre puntano forte su Joel Embiid. Nonostante la presenza in roster di Noel e l’infortunio da stress occorso al centro camerunense non più di una settimana fa, Philly si assicura un prospetto che alcuni insider danno come futuro All of Famer ancora prima di aver calcato un parquet NBA.
Orlando dopo aver tentato in tutti i modi di salire nel Draft, si deve accontentare della numero quattro e sceglie Aaron Gordon. Lo swingman da Arizona è la prima vera sorpresa di questo Draft, superando giocatori alla viglia ben più quotati. I Magic sono stati altresì protagonisti di una trade poche ore prima del Draft che ha scaturito il ritorno di Afflalo ai Nuggets e l’approdo in Florida di Fournier, oltre alla molto lontana 54esima scelta.
Ecco il turno di Dante Exum. I Jazz virano dritto sull’incognita australiana nonostante il ruolo già ricoperto da Trey Burke. Con la nazionale Under 19 il giovane da Melbourne ha asfaltato i pari età americani, e forse questo è il suo migliore (ma forse anche unico) biglietto da visita.
I Boston Celtic proveranno a ricostruire da Marcus Smart. Questa scelta potrebbe stare a significare una partenza di Rajon Rondo per liberare spazio salariale per assicurarsi uno dei big free agent sul mercato.
I Los Angeles Lakers con la scelta numero sette selezionano Julius Randle. L’ala forte da Kentucky ha ben figurato nel torneo NCAA ma restano forti dubbi sulla possibilità di adattamento nella posizione anche ai piani alti; carenza di tiro dalla medio/lunga come tre e l’ “undersizing” da quattro potrebbero essere lacune incolmabili per essere un craque del Draft.
Nik Stauskas ai Kings. Sacramento si assicura le prestazioni del purissimo tiratore da Michigan che se migliorerà a livello difensivo diventerà sicuramente lo “steal of the draft 2014”.
Charlotte con la nove punta su Noah Vonleh. L’oggetto misterioso da Indiana, sebbene un campionato mediocre e movimenti ancora grezzi, grazie a una notevole stazza da molti insider era dato tra le prime 5 scelte. I nuovi Hornets di Jordan proveranno a trasformarlo in un novello LaMarcus Aldridge.
Alla numero dieci è nuovamente il turno di Philadelphia. Dopo aver puntellato le plance, ecco che la dirigenza della Pennsylvania vira su un piccolo, per la precisione Elfrid Payton da Louisiana.
Spazio ora ai Nuggets che alla undici pescano Doug McDermott da Creighton. Il Gallo però non potrà avvalersi del supporto di un talento cristallino potenzialmente con molti punti nelle mani poiché è certa una trade che vede coinvolta Chicago, franchigia che ha un bisogno disperato di realizzatori.
Seconda chiamata per Orlando e scocca l’ora di Saric… scocca per modo di dire in quanto il talento croato ha un biennale blindato con l’Efes. Rumors vogliono un possibile scambio con la numero dieci Payton.
Minnesota alla tredici seleziona Zach Lavine. Riuscirà la guardia di UCLA prendere il testimone morale da Kevin Love?
Scelta numero 14 per i Phoenix Suns che hanno individuato in TJ Warren da North Carolina il tassello che mancava al proprio roster.
La prima squadra non in Lottery, gli Atlanta Hawks scelgono alla 15 Adrian Payne, lungo “NBA ready” da Michigan dal potenziale alto ma non altissimo.
Alla 16 i Chicago Bulls selezionano, per tradarlo a Denver, Jusuf Nurkic, centrone bosniaco ex Cedevita.
Boston alla 17 punta forte su James Young, mancino messosi in luce a Kentucky nonostante la presenza di molto star power.
Nuovamente turno dei Suns che alla numero 18 si assicurano le prestazioni di Tyler Ennis, play da Syracuse.
Queste le altre scelte del primo giro:
19. GARY HARRIS @ CHICAGO
20. BRUNO CABOCIO @ TORONTO
21. MITCH MCGARY @OKLAHOMA
22. JORDAN ADAMS @ MEMPHIS
23. RODNEY HOOD @ UTAH
24. SHABAZZ NAPIER @ CHARLOTTE
25. CLINT CAPALA @ HOUSTON
26.P.J. HAIRSTON @ MIAMI
27. BOGDAN BOGDANOVIC @ PHOENIX
28. CJ. WILCOX @ CLIPPERS
29. JOSH HUESTIS @ OKLAHOMA
30. KYLE ANDERSON @ SAN ANTONIO
Al secondo giro di scelte, l’azzurro Alessandro Gentile viene scelto alla numero 53 dai Minnesota Timberwolves, per poi esser girato agli Houston Rockets che ne acquisiscono i diritti. La chiamata al secondo turno non comporta automaticamente un contratto, essendo il giocatore a decidere se tentare l’avventura NBA o meno. Gentile, tramite il suo agente, ha fatto capire di voler rimanere ancora un altro anno in Europa.