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NBA, Datome non molla: “Conscio delle difficoltà, ma vincerò questa sfida”

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Tra Gigi Datome e la NBA non è scoppiato il colpo di fulmine a prima vista, e i numeri sono lì a certificarlo, vista lo scarsissimo minutaggio cui i Detroit Pistons riservano al nostro azzurro. Nonostante ciò l’ex giocatore di Roma non si arrende, anzi accetta e rilancia la sfida, consapevole di poter uscire fuori dal tunnel, lavorando sodo in palestra e ricambiando la fiducia concessagli nei pochi momenti in cui viene chiamato in causa. 

In una lunga intervista rilasciata a “La Repubblica”, Gigi analizza il suo momento alquanto buio, indicando la strada da percorrere: “Non sono uno che si butta giù nelle difficoltà, anzi combatto col doppio delle energie. Sapevo che sarebbe stata una sfida grandissima, ma mi ero ripromesso di affrontarla con gioia, sorriso sulle labbra e voglia di lavorare, visto che sono nella Nba e sono felicissimo di avere avuto questa chance. Devo vivere questa opportunità come una ulteriore sfida e un ulteriore modo per migliorare. Qua ci sono i migliori giocatori del mondo ed è con loro che mi sto confrontando. Ovviamente speravo di giocare dei minuti da subito nel mio primo anno, ma è una cosa che sia io sia i Pistons avevamo messo in preventivo. Per questo avevamo concordato per un contratto biennale. Non so cosa non ha funzionato, le scelte su di me non le ho fatte io, ma non voglio lamentarmi o cercare scuse. Cerco solo di lavorare nel miglior modo possibile per essere più pronto per questo finale di stagione o per l’anno prossimo. Il campo mi manca è la mia linfa vitale.”

Avendo vissuto questa prima parte di stagione da testimone diretto, anche se specialmente dalla panchina, Datome si è potuto fare un’dea molto più concreta del mondo NBA e delle star che calcano i parquet: “Kevin Durant è il più forte. Con noi ha fatto 36 punti in scioltezza, è fortissimo. Sul mio podio metto anche Paul George, anche lui elegante e decisivo, e ovviamente Lebron James. Bryant non lo dimentico, quest’anno però è stato molto sfortunato. Tornerà Kobe appena starà a posto fisicamente”.

Infine, per concludere l’intervista, non poteva mancare una chiosa sulla situazione del basket italiano e del campionato di Lega A, che è in procinto di assumere una ben precisa fisionomia: “La vittoria di Sassari in Coppa Italia è una cosa bellissima, perché una squadra sarda è nell’elite del basket italiano. E’ soprattutto un segnale chiaro verso il movimento perché c’è un’altra candidata ai trofei dopo Siena e con Milano in ripresa. Penso che tutto il basket possa beneficiarne. Milano sta crescendo, sta facendo bene anche in Eurolega ma nulla è scontato. Ai playoff è tutto in gioco e a volte la pressione può giocare brutti scherzi. E’ innegabile però che con quel roster parta avanti. Roma sta facendo di nuovo una stagione al di là delle aspettative di inizio anno. Sono felice che nonostante ci siano state partenze pesanti la Virtus abbia trovato ancora continuità di rendimento. Segno che le cose sono fatte nel verso giusto”.

Ultimissimo flash sulla Nazionale Italiana: “E’ ovvio che come tutti avrei preferito fare i mondiali, perché quel palcoscenico ce lo meritavamo. Ora l’obiettivo è qualificarci al prossimo europeo. Se ci sarò? Certo. Non capisco perché adesso che sono in Nba qualcuno debba mettere in dubbio la mia presenza in azzurro”.