“#DeAndretoDallas” è l’hashtag spopolato in quel della città Texana e su tutti i profili dei tifosi Mavericks, dal momento in cui Jordan aveva stretto la mano a Mark Cuban accordandosi verbalmente per un contratto quadriennale da 80 milioni di dollari. Così non è stato. La gioia che era esplosa nei tifosi texani si è mutata in rabbia, mentre l’amarezza dei losangelini è diventata meraviglioso stupore, sfociato anche nelle immagini e i vines creati per ironizzare su Cuban e sulla visita a domicilio dei Clippers. Ma che visita? Cosa è successo nella notte?
Tutto incomincia pochi giorni dopo l’accordo verbale tra DeAndre e i Mavs, quando nella mente del centrone americano sorgono i primi dubbi sul suo futuro e la paura di aver fatto la scelta sbagliata. Arrivano allora i primi segnali di cedimento: i messaggi inviati a Blake e compagni in cui si dice pentito della decisione presa e desideroso di rientrare nel progetto Clippers. Le parole di DeAndre non sono cadute nel nulla, anzi, Doc Rivers le ha prese al volo e pur di non perdere il suo numero 6 ha organizzato una vera e propria comitiva con i volti più importanti del team (Chris Paul, Blake Griffin, JJ Redick, il neoarrivato Pierce e anche il proprietario Ballmer). Doc ha fissato il ritrovo a LA e la compagnia è partita alla volta del Texas, sponda Houston, dove risiede DeAndre durante le vacanze. La spedizione ha portato i suoi frutti: vedere la presenza dei compagni, sentirsi affidare un ruolo da assoluto protagonista dal coach e avere davanti a sé un contratto da 87,7 milioni in 4 anni offettogli dal dal proprietario hanno tolto ogni minimo dubbio che annebbiava la sua mente. Così, scoccata la mezzanotte, DeAndre si è lasciato indietro la proposta fortemente sostenuta dal suo agente Dan Fegan, e in presenza di Jarrin Akana, un altro procuratore, ha firmato legandosi nuovamente alla maglia dei Clippers.
Un episodio così curioso come la spedizione organizzata da Doc e un cambio in corsa così clamoroso come quello di De Andre hanno in primis sconvolto i piani delle due squadre e inoltre scatenato un bel polverone mediatico negli States. Ora i Mavericks si vedono privati del centro per cui tanto avevano lavorato e senza il già ceduto Chandler devono tornare forti sul mercato; i Clippers invece si ritrovano improvvismante senza il bisogno di sconvolgere la squadra, ma al contrario pronti per una grande stagione. Su Twitter e gli altri social invece si combattono i commenti di critica e rabbia nei confronti di Jordan e della scelta presa e quelli di euforia e ironismo volti a pizzicare i sostenitori di Dallas ed esaltare la spedizione di Rivers.
Photo: Keith Allison
Ecco alcune delle vignette più divertenti:
@BILLBELLAMY@KennyAndCrash@BoBrack@foxsports910 This is a live look inside #DeAndreJordan‘s house! Lol #FreeAgentpic.twitter.com/cNwqoR5nGo
— Lee Johnson (@YaDamnSkippie) 9 Luglio 2015
Ahahahahhahah #Mavericks#Clippers#DeAndreJordan#AlmostttttHadItpic.twitter.com/cLxX14XHwc
— Brandon Truong (@btrizzle25) 9 Luglio 2015
DYING RT @_ryry66: Any objections? #DeAndreJordanpic.twitter.com/Z2uJmpGeI9
— He Hate Me (@SandoraElite) 9 Luglio 2015
Situation in Houston right now #DeAndreJordan#LACSlumberPartypic.twitter.com/mDcknZUfoc
— Thomas Scarpaci (@ThomasScarpaci) 9 Luglio 2015