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NBA: OKC l’unica a tenere il fattore campo, vittorie a sorpresa per Nets, Warriors e Hawks

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Incominciano i playoff e, approfittando del weekend pasquale, l’NBA parte con i primi match già alle 18.30 ora italiana. Salta il fattore campo in ben 3 delle 4 serie della prima giornata, con le sorprese di Atlanta e Golden State.

 

Toronto Raptors – Brooklyn Nets 87-94

La squadra di Kidd si prende subito il fattore campo, andando a vincere in Canada gara1. La squadra del magnate russo Prokhorov ha vinto grazie alla maggiore esperienza dei suoi, che hanno piazzato l’allungo decisivo nei minuti finali, dopo una partita punto a punto. Partono subito forte i Nets che sono avanti di 8 al primo quarto, grazie a Williams e Johnson, autori di 11 e 8 punti. Toronto rientra sopratutto grazie a Lowry (22 punti, 7 rimbalzi e 8 assist), ma alla fine cede a causa di un ispiratissimo Pierce che nell’ultimo quarto realizza 9 dei suoi 15 punti. I Raptors pagano l’inesperienza a questi livelli, evidenziata sopratutto nel finale, quando non riescono a contenere Paul Pierce e impiegano sempre diversi secondi prima di fare i falli tattici necessari ad allungare la partita.

Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 105-109

Se per i Nets era preventivabile la vittoria, così non era per Golden State, che ottengono un’incredibile W allo Staple Center. La partita viaggia sui binari dell’equilibrio nonostante un ispiratissimo Paul, quando alla fine del terzo periodo gli ospiti piazzano un parziale di 10-0 per il primo allungo del match. La squadra di Curry difende il vantaggio e servono due triple clamorose di Paul per impattare il match a quota 102, con tutta l’inerzia girata a favore della squadra di LA. I padroni di casa mettono anche avanti la testa con un libero di Collison, ma in quel momento qualcosa si inceppa: Blake Griffin commette il suo sesto fallo a rimbalzo ed esce dal match, mentre il play da Wake Forest incomincia a sbagliare tutto, prima con una persa banale e poi tirando 0/2 dalla lunetta. Golden State ringrazia e dalla linea della carità costruisce i punti di vantaggio necessari per la vittoria di Gara1. Come dicevamo top scorer Chris Paul con 28 punti, 7 rimbalzi, 8 assist e 4 rubate, mentre vanno segnalati i 18 punti di Redick, che ha tirato con l’8/11 dal campo e 4/5 da 3. Per gli Warriors 22 di Klay Thompson, ma anche 20 con 13 rimbalzi per il pienamente recuperato David Lee.

Indiana Pacers – Atlanta Hawks 93-101

Continua anche nei playoff la striscia negativa di Indiana, con la squadra di Paul George che cede subito il fattore campo agli Hawks, autori di una solida prova. Ora la faccenda ad Indianapolis si fa davvero critica, visto che anche la storia è contro i Pacers: delle 5 precedenti sfide in post-season tra le due franchigie, chi ha vinto game1 ha anche vinto la serie. Decisivo un parziale di 20-4 nel terzo quarto, quando gli ospiti hanno approfittato delle assenze dal parquet di West e George per allungare e in pratica chiudere il match. Dei 30 punti del terzo quarto, 27 sono stati realizzati da Millsap e Teague. I due sono anche i migliori marcatori dell’incontro, rispettivamente con 28 e 25 punti. Coach Vogel trova pochissimo dalla panchina (nessun giocatore oltre i 20 minuti di gioco) e la sua insistenza su un quintetto che ha faticato lungo tutto il match ha probabilmente deciso la sfida.

Oklahoma City Thunder – Memphis Grizzlies 100-86

Okc ha la meglio di Memphis, anche se più di qualche brivido è corso lungo la schiena dei suoi tifosi durante il terzo quarto, ma andiamo con ordine. La squadra di Durant e Westbrook parte fortissimo, corre magnificamente il campo e arriva fino a 25 punti di vantaggio. A fine primo tempo la partita sembra già chiusa, ma i Grizzlies trovano un ottimo terzo quarto e arrivano fino a -2. Il merito è sopratutto di Gasol e Randolph che lavorano ottimamente sotto i tabelloni. La rimonta però si spegne quando Z-Bo è costretto ad uscire per il quinto fallo e Oklahoma può riprendere il largo. I padroni di casa hanno tenuto gli avversari al 36.3% dal campo e hanno trovato tanti punti dal contropiede (32-13), anche se hanno pagato a rimbalzo e nel pitturato (8 i rimbalzi offensivi di Randolph e 50 i punti di squadra nell’area) nonostante un ottimo Ibaka, autore di 17 punti con 6/8 da 2, 9 rimbalzi e 4 stoppate.