fbpx
Home NBA L’All Star Game brilla sotto il ricordo di Kobe Bryant. Al Team LeBron la sfida con il Team Giannis

L’All Star Game brilla sotto il ricordo di Kobe Bryant. Al Team LeBron la sfida con il Team Giannis

0
Kawhi Leonard alza il primo Kobe Bryant All Star Game MVP Award (Credits: USA TODAY Sports/ Reuters)

Il nuovo format di quest’anno della gara delle Stelle ha decisamente portato nuova linfa alla gara tra i mostri sacri della lega cestistica a stelle e strisce. La 69ma edizione dell’All Star Game che e’ andata in scena a Chicago allo United Center (157-155 il risultato finale a favore di LeBron e compagni) doveva giocoforza regalare emozioni, visto il nuovo formato deciso dal presidente dell’associazione giocatori Chris Paul (tra l’altro in campo per il Team LeBron) e preso dal TBT (The Basketball Tournament), un torneo estivo ad eliminazione molto seguito negli USA. Il format prevedeva la separazione dei diversi quarti uno dall’altro, e l’azzeramento dei punteggi a meta’ partita. Nell’ultimo quarto la partita cambia e la “Elam Ending” (dal professore creatore di questa regola) prende il sopravvento, con un “target score” da raggiungere forzatamente a cronometro fermo – nel caso dell’All Star Game di quest’anno, 24 punti in onore di Kobe Bryant. I due team si presentano sul parquet rispettivamente con il numero 2 (Team LeBron) e il numero 24 (Team Giannis) in onore di Gianna e Kobe Bryant, e una patch con nove stelle sulla spalla destra in onore delle nove vittime dello stesso disastro aereo. “Abbiamo sentito la sua presenza”, ha dichiarato l’asso gialloviola al termine della gara “e’ stato molto divertente giocare con questo format. Entrambi i team volevano vincere”. Ed e’ stata gara vera nell’ultimo quarto, con la possibilità’ per entrambe le squadre di portare a casa il risultato – prima con un’entrata di James stoppato da Antetokounmpo, intervento giudicato falloso inizialmente poi rivisto dagli arbitri e convalidato, poi con una tripla di Harden entrata ma preceduta da un fallo da Kyle Lowry che non ha permesso al team LeBron di chiudere anzitempo al punteggio target di 157 punti. I primi due quarti avevano visto la vittoria di un quarto a testa per team, con un premio di $100,000 dollari devoluto in beneficenza ad associazioni per giovani studenti, mentre il terzo quarto si era chiuso in parita’, sul 41-41, portando il budget di $100,000 ad accumularsi ai $200,000 per la vittoria finale, per un totale di $300,000 in palio alla fine. Con il risultato sul 133-124, il punteggio target era di 157 punti (appunto 24 punti in piu’ del team con il punteggio piu’ alto). Fino a quel momento, Kawhi Leonard aveva dominato la scena – 30 punti a segno per lui alla fine – con Antetokounmpo a fare da contraltare con 25 punti e alcune giocate spettacolari. Nell’ultima frazione, detto della bagarre nei minuti finali, a decidere e’ stato un tiro libero di Anthony Davis, nativo di Chicago, che ha chiuso la gara in favore di LeBron e compagni. “Ho sbagliato il primo apposta per dare piu’ thrilling al finale”, ha dichiarato a fine partita, e come non credergli. Un po’ sottotono Luka Doncic, solo 8 punti per lui, mentre sorprendenti sono state le prove di Rudy Gobert con 21 punti e 11 rimbalzi, e del sempreverde Chris Paul, 23 punti e una prestazione maiuscola per il team LeBron. Alla fine, il primo premio per l’All Star Game MVP intitolato a Kobe Bryant e’ andato meritatamente a Kawhi Leonard, mentre per la coppia James-Davis ci sono 23 e 20 punti rispettivamente. Degni di nota anche Walker (23 punti anche per lui) e un sempre combattivo Embiid (22 a referto con 10 rimbalzi). Non poteva mancare, inoltre, la tripla da metacampo del piccolo Trae Young (10 punti ma 10 assist per il debuttante play degli Hawks). Una vera sfida, un’atmosfera reale e competitiva, come Kobe avrebbe voluto – e chissà che non si sia divertito da lassù.