Nella nottata NBA gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari hanno ospitato i Los Angeles Lakers, che solo due giorni prima avevano battuto Gallo e compagni allo Staple Center. Non c’è però stata la rivincita di OKC, che nonostante una ottima prestazione, deve nuovamente arrendersi nel rush finale, con i Lakers che si impongono col risultato di 130-127 al termine di una partita giocata punto a punto per tutti i 48 minuti.
Finali di partita decisi in volata che sembrano essere una vera e propria maledizione per i Thunder, che in questa stagione hanno perso ben sei partite con un margine inferiore ai cinque punti e che ora potrebbero avere un record diametralmente opposto al 5-10 attuale.
Dopo la super prestazione ad L.A. il Gallo non è riuscito a ripetersi, faticando maggiormente al tiro, riuscendo tuttavia a dimostrarsi uomo squadra e fondamentale per i suoi. Al termine dell’incontro sono 15 i punti dell’azzurro, ai quale aggiunge 4 rimbalzi, 3 assist ed un recupero, tirando col 38,5% dal campo (5/13) ed il 28% da tre punti (2/7). Con un Gallinari un po’ più in difficoltà, i trascinatori per i padroni di casa sono stati Chris Paul, autore di un secondo tempo impressionante, Shai Gilgeous-Alexander e finalmente Steven Adams, autore di 22 punti con un solo errore al tiro.
In casa Lakers il duo Davis-James continua a dominare (doppia doppia per entrambi) e dimostra di essere attualmente il migliore della lega. LeBron chiude con 23 punti e 14 assist, mentre Davis con i suoi 33 punti è il miglior realizzatore della partita, aggiungendo anche 11 rimbalzi.
Per Gallinari e compagni l’ennesima sconfitta in volata brucia. Soprattutto è un peccato per i Thunder uscire da questo trittico di partite con le due squadre di Los Angeles con un record di 0-3, nonostante le prestazioni siano state di livello e le sconfitte siano arrivate tutte nel finale con punteggi tiratissimi.
L’occasione per tornare alla vittoria per OKC arriverà nella notte tra lunedì e martedì, quando Gallinari e compagni scenderanno in campo al nuovo Chase Center di San Francisco per far visita ai Golden State Warriors martoriati dagli infortuni.