Serata NBA di grande spettacolo nonostante il ruolo di contorno al Christmas Day assegnato a inizio anno dalla Lega nel programmato menù natalizio. Tanta azione e divertimento non solo per le tifoserie delle rispettive franchigie.
Iniziano i Pistons con la sinfonia dedicata ai Wizards del coriaceo Bradley Beal. Serata non particolarmente esaltante per il leader dei capitolini orfani di Wall fino a fine stagione. Impossibile sperare di vincere contro il coro di doppie cifre dei Pistons. Qualità e lavoro di squadra su cui spiccano le doppie–doppie del solito Andre Drummond (14 pt. e 10 rimbalzi) e dell’ex Oklahoma Sooner, Blake Griffin (anche per lui 14 lunghezze con 11 rimbalzi). 21 minuti interessanti del veterano Rose per il punteggio finale di 102 a 132. Detroit ritorna alla vittoria dopo 5 sconfitte consecutive e spazza via un po’ di timori sulle chance di post-Season. Continua la purtroppo la prevedibile stagione di transizione nei bassifondi della Costa Est per Washington.
Sono Julius Randle e Marcus Morris a costruire la rivincita sui cugini dell’altra riva dell’East River. Combinato da 55 punti (33 pt. Randle / 22 pt. Morris) per le due giovani speranze Knicks che per vedono sfumare per due rimbalzi a testa la concretizzazione di una doppia-doppia importante. Interrompono la serie di tre sconfitte consecutive contro una squadra ancora senza Irving e trainata dai giovani. Tanto minutaggio per Dinwiddie, primaria risorsa dei bianco-neri in questa fase difficile. 25 lunghezze a referto in 31 minuti. Dopo la discreta partenza di stagione, i Nets devono tenersi aggrappati alla zona Playoff facendo di necessità virtù, proseguendo il processo di responsabilizzazione di giovani che rischiano di essere messi in ombra dal bagliore delle All-Star che avranno bisogno di compagni di livello per fare paura nella prossima annata. 94 a 82 il finale.
Senza il Gallo, assente per noie alla caviglia, OKC cede il passo in casa a Jackson Jr. e Valanciunas. Serie di 4 vittorie azzerata dai Memphis dell’aspirante Rookie of the Year, Morant, in cerca di risultati utili. Buone ma inefficaci le prestazioni di Paul, Schroeder e Gilgeous-Alexander. Il volto perplesso di Steven Adams nel finale racchiude tutta l’amarezza dei Thunder per un’inattesa debacle casalinga da 110 a 97. I Grizzlies alimentano le speranze di giocarsi fino a inizio aprile uno slot per uscire dall’invernale letargo chiamato stagione regolare ed arrivare al basket di primavera.
Per il pubblico del Golden 1 Center di Sacramento lo scontro diretto tra due franchigie che come Memphis sperano di saltare più in alto dell’asticella Playoff. Il match più combattuto della nottata termina solamente dopo due tempi supplementari a favore dei Timberwolves per 105 a 104. Un solo punto a beffare i Kings, territorio di sviluppo di tanti giovani autori di doppie-cifre questa sera. A sopperire all’assenza sul parquet di Towns è il trio di lupi composto da Wiggins, Dieng e Covington. 58 punti di combinato e doppia-doppia sia per il ritrovato pupillo dei tifosi di Minneapolis (Wiggins ne segna 18 e aggiunge 10 rimbalzi al regalo) e per il 29enne senegalese (21 pt. + 15 rimbalzi). T-Wolves che agganciano momentaneamente Phoenix, altra squadra calata molto nelle ultime settimane. Suns, Memphis e Minnesota ci credono e hanno pienamente ragione.
Sfida avvincente dalle parti di Salt Lake City. Porta fortuna ai Jazz la divisa retro che omaggia gli anni Stockton e Malone. Ulteriore tributo alla tradizione la serata di Donovan Mitchell. Ispirazione da 35 punti per il 23enne prodotto dell’Università di Louisville, che traina verso altrettanto ottime performance Ingles (26 pt. 5 rimbalzi e 4 assist) e Gobert (doppia-doppia canestri/rimbalzi da 16 pt. e 15 rimb.). Tiene testa al giovane newyorkese il candidato all’All-Star Game Damien Lillard che con Anthony e il miglior amico McCollum totalizzano 71 dei 115 messi a referto dai Blazers. Sfuma per poco la possibilità di rosicchiare terreno in classifica proprio ai Jazz che potranno dormire sogni tranquilli fino a quando nel pitturato potranno contare sulle lunghe leve di Gobert. 115 a 121 il punteggio.