Danilo Gallinari è fermo ormai da due settimane. Quello che all’inizio sembrava un fastidio da poco, si sta rivelando un infortunio che avrà bisogno almeno di un’altra settimana per permettere al giocatore di riprendersi del tutto e tornare in campo. I Los Angeles Clippers, reduci da nove sconfitte consecutive, le sette ultime partite senza l’azzurro in campo, attendono con ansia il suo rientro, visto che, partita dopo partita, la sua mancanza si fa sentire sempre di più.
Danilo Gallinari aveva sofferto uno strappo al muscolo del gluteo sinistro ed era stato costretto ad abbandonare il campo a metà della sfida tra i Clippers e i Miami Heat del 5 novembre. All’inizio si pensava a una contrattura o a uno stiramento, però la lacerazione muscolare c’è, ed è per questo che i tempi di recupero di stanno allungando.
“Credo che sarò pronto per tornare in campo tra sette/dieci giorni al massimo,” – aveva dichiarato il giocatore al Los Angeles Times in occasione della sfida tra i Clippers e i Knicks – “almeno è quello che spero. Mi piacerebbe che fosse prima, però le cose non si stanno muovendo in questo senso”.
Danilo Gallinari ha viaggiato comunque con la squadra in occasione della tournée ad Est, e sta approfittando per allenarsi e rimettersi in sesto. Il gluteo non gli fa più tanto male, ma il suo corpo non è ancora pronto per scendere in campo.
“Sento più disagio in questo momento,”- aveva spiegato Gallo – “essendoci stato uno strappo muscolare, bisogna attendere che le fibre si cicatrizzino assieme e poi rafforzarle. Per il momento ho ricominciato a correre sul tapis roulant, questo è tutto”.
Le nove sconfitte consecutive rimediate dai Clippers nelle ultime uscite non fanno che accrescere la sua voglia di rientrare in campo quanto prima per poter aiutare la squadra ad uscire da questa spirale negativa di risultati.
“Ogni volta che non gioco mi innervosisco,” – aveva confessato l’azzurro – “voglio giocare! Però dopo aver commesso l’errore di tornare in campo prima del previsto e sentire molto dolore per quello, ora il mio corpo è diventato più cauto: meglio fare le cose per bene“.