Continua l’incertezza sul futuro di Danilo Gallinari che ormai, dopo aver declinato la Player-Option per l’anno prossimo, non è più un giocatore dei Denver Nuggets, ma dal primo luglio potrà firmare con qualsiasi franchise NBA.
Contrariamente a quando fatto trapelare a fine stagione ai media della Mile High City, il periodo di vacanze sembra aver fatto cambiare idea, o quantomeno aprire un po’ le prospettive per quanto riguarda il futuro dell’ala azzurra.
“I Nuggets non sono la mia prima scelta;” – ha confermato il giocatore a Premium Sport – “ma sono esattamente alla pari di tutte le altre. Da parte loro, quello che loro hanno in più rispetto ad altre squadre è che loro possono offrirmi cinque anni di contratto, mentre tutte le altre squadre quattro anni”.
Dovremmo quindi attendere luglio per sapere dove giocherà l’azzurro, e la sua scelta non dovrebbe essere basata esclusivamente sull’ingaggio, come aveva fatto sapere ai microfoni di Radio 105 a inizio di questo mese.
“Sono arrivato a un punto della mia carriera nel quale ho bisogno di vincere, o almeno trovarmi in un contesto nel quale si lotti per farlo, pero conquistare l’anello. Quindi la mia decisione si baserà più che altro sul progetto sportivo e non sui soldi”.
Possibili destinazioni appetibili per Danilo Gallinari potrebbero essere Boston Celtics (nel caso in cui non dovesse arrivare Gordon Hayward), Miami Heat, Houston Rockets con Mike D’Antoni, che non ha mai nascosto di apprezzarne le doti, o Los Angeles Clippers. Una squadra dove il Gallo calzerebbe a pennello sarebbero gli Oklahoma City Thunder, che dopo la partenza di Kevin Durant hanno un vuoto nel ruolo di ala offensiva, ma il franchise di Russell Westbrook non ha lo spazio salariale sufficiente per mettere sotto contratto un giocatore come l’azzurro, il cui ingaggio, nel contratto che firmerà quest’estate, dovrebbe aggirarsi sui 22-23 milioni a stagione, ma potrebbe salire anche fino ai 25-26, dipendendo dalla legge della domanda/offerta dettata dal mercato.