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NBA: Danilo Gallinari e il suo ‘gemello diverso’ Tobias Harris

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Danilo Gallinari
Danilo Gallinari #8 of the LA Clippers (Photo by Jay Metzger/NBAE via Getty Images)

Archiviato il Media Day, i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari sono volati alle Hawaii, dove hanno iniziato il training-camp agli ordini di Doc Rivers e del suo staff. I rumors su un possibile sbarco di Jimmy Butler da Minnesota alla California si sono un po’ raffreddati (più probabile un approdo a Est per l’ex Chicago Bulls) e quindi i nuovi Clippers 2018-19 stanno prendendo forma in base agli uomini che compongono l’attuale roster.

A parte i problemi di abbondanza nel capitolo esterni, i previsti avvicendamenti in posizione di centro, e Lou Williams sempre pronto a scattare dalla panchina cercando di ripetere il titolo al miglior sesto uomo dell’anno vinto l’anno scorso, i Los Angeles Clippers partono da due punti fermi, le due ali Tobias Harris e Danilo Gallinari.

I due giocatori, così fisicamente simili (2.06 m per 107 Kg l’americano e 2.08 m per 102 Kg l’azzurro), hanno quattro anni di differenza ed entrambi hanno sempre giocato sia in posizione di ala piccola come di ala grande. Danilo ha forse più visione di gioco, tira un po’ di più e ha una maggior capacità di catturare falli per andare in lunetta, mentre Tobias prende più rimbalzi e risulta più effettivo in fase di contenimento.

Gallinari e Harris hanno giocato assieme la scorsa stagione in occasione di otto incontri: dal rientro di Danilo a fine gennaio dopo l’infortunio al gluteo a prima di subire l’incidente alla mano con Draymond Green. Tobias Harris era appena arrivato dai Detroit Pistons in occasione della trade che aveva coinvolto Blake Griffin e i due giocatori si sono trovati subito molto bene condividendo gli spazi in campo, dimostrando affiatamento e senza pesarsi mai i piedi. L’intendimento tra i due ha piacevolmente sorpreso tutto l’ambiente, dai giocatori stessi, al coach, fino al front-office. Proprio per questo motivo, i nuovi Clippers ripartono da loro due: Danilo e Tobias, ‘gemelli diversi’ in campo.

https://twitter.com/LAClippers/status/1044856803077632000

Le due ali sono chiamate non solo a essere i leader della squadra in campo, ma anche ad esserlo anche nello spogliatoio, servendo da esempio per i giovani. Non è un caso che Gallo e Tobi siano i più ricercati dalla stampa: sono i nuovi punti di riferimento dei Clippers. Danilo Gallinari aveva già raccontato quest’estate in esclusiva per BasketItaly di come si era trovato bene in campo con il suo nuovo compagno di squadra e di ruolo, e in campo la loro qualità è indiscussa.

Per quanto si è potuto vedere in occasione del primo giorno di allenamento ufficiale alle Hawaii, Tobias e Danilo partiranno in quintetto, il primo schierato in posizione di ala piccola e l’azzurro in quella di ala grande. La versatilità è garantita, anche perché Doc Rivers ha sperimentato uno schieramento di super-small-ball con Patrick Beverley, Lou Williams, Avery Bradley, Tobias Harris e Danilo Gallinari in campo contemporaneamente, con quindi Tobias in posizione di 4 e Danilo impiegato come 5: un quintetto che potremmo vedere chiudere gli incontri in determinate circostanze.

“È stato facile,” – ha dichiarato Gallo dopo l’allenamento – “una situazione particolare che potrebbe presentarsi in determinate fasi del gioco, con me giocando come 5 e Tobias come 4: non credo che succederà spesso, ma qualsiasi cosa Doc mi chieda, io eseguo!”

L’ala lombarda ha poi confermato che, quando lui e Tobias giocheranno assieme, lui sarà sempre nella posizione più alta. “Normalmente lui giocherà da 3 e io da 4”.

“Il vantaggio del quintetto piccolo è la versatilità,” – ha confermato Tobias Harris – “possiamo intercambiarci le posizioni dall’1 al 5, aprire il campo e tirare. Gallo, io stesso, Avery, Lou, e Beverley siamo tutti ottimi tiratori di triple, quindi la linea sarà aperta e difensivamente dobbiamo stare attenti, ma abbiamo un sacco di giocatori che possono proteggere la zona e prendere rimbalzi”.

“L’NBA sta cambiando e dobbiamo trovare il miglior modo per chiudere le partite,” – ha sostenuto Doc Rivers – “Gallo e Tobias come grandi sono andati bene, hanno preso tanti tiri, ma ovviamente ci vorrà del tempo, e comunque ci sono tante soluzioni che possiamo usare”.