LIDO DI JESOLO – Non ci sono vacanze per Danilo Gallinari. Dopo il piccolo intervento chirurgico al quale si era dovuto sottoporre per sistemare i problemi alla mano destra che l’avevano tenuto lontano dai campi a fine stagione e la relativa riabilitazione, sono iniziati i vari impegni sociali che hanno visto, vedono, e vedranno l’ala dei Los Angeles Clippers come protagonista in qualità di ambasciatore dell’NBA e della pallacanestro italiana in molteplici ambiti, sia in Italia che all’estero.
Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere in esclusiva con lui in occasione del Gallo-Camp, il camping per ragazzi dai 7 ai 17 anni, giunto ormai alla sua ottava edizione, che il giocatore tiene tutte le estati in quel di Jesolo.
“È il settimo anno che siamo qua a Jesolo”, – racconta Danilo Gallinari – “una città perfetta per quest’evento, perché ci sono parecchi campi da basket dove i ragazzi si possono allenare con i vari coach; io poi passo personalmente su tutti i campi tutti i giorni. Ques’anno abbiamo anche 50 ragazzi nuovi, e questo è molto positivo”
Gallinari ha un feeling speciale con i bambini, e per questo viene scelto spesso e volentieri dalla propria NBA come ambasciatore in eventi organizzati nei cinque continenti, come il recente raduno in Vietnam.
“Il viaggio in Vietnam è stata un’esperienza molto bella, organizzata da Jr. NBA. C’erano ragazzi dagli 8 ai 16 anni che hanno trovato nella pallacanestro la propria passione. Anch’io da piccolo partecipavo sempre a questi camping internazionali, e ho sempre imparato tantissimo. È per questo che ho sempre dato la mia disponibilità all’NBA e sono contento che contino su di me come loro rappresentante”.
Danilo Gallinari, infatti, dopo essere stato testimonial della Milano Playground League conclusasi sabato scorso, parteciperà poi anche agli NBA Africa Games in agosto. L’incontro tra Team Africa e Team World, voluta tra gli altri dal GM dei Toronto Raptors (ex Denver Nuggets) Masai Ujiri, sarà correlata da una settimana di eventi benefici che avranno luogo in Sudafrica prima della sfida.
“Sono sempre molto contento quando l’NBA mi convoca per queste iniziative. Anche la partita di Pretoria sarà un evento importante ed emotivo. Gli incassi del match andranno tutti in beneficenza a varie associazioni, tra cui la Fondazione Nelson Mandela”.
Parlando di Los Angeles Clippers, molte cose sono cambiate da quando lui un anno fa aveva firmato il suo contratto triennale con il franchise californiano.
“Certo, ci sono stati arrivi e partenze, ma qualcuno è rimasto, e la squadra resta comunque forte e competitiva. Il nostro obiettivo sarà quello di qualificarci per i Playoffs, poi, una volta in post-season, non si sa mai, tutto può succedere… La concorrenza nella West Conference è sempre più agguerrita, ma ci siamo anche noi che vogliamo dire la nostra”.
Ultimamente si parla molto di una possibile trade per portare Kawhi Leonard ai Clippers, cambierebbe questo gli obiettivi della squadra?
“Certo, Kawhi è un grandissimo giocatore, ma comunque i Clippers sono una buona squadra anche con il roster attuale”.
I Clippers hanno scelto al Draft Shai Gilgeous-Alexander e Jerome Robinson.
“Sono due ottimi ragazzi,” – conferma Danilo Gallinari, che segue sempre da vicino le sorti della sua squadra – “entrambi lavoratori, che amano trascorrere tempo in palestra e hanno l’affanno di migliorarsi. Questo è tutto quello che si può desiderare da un rookie e, se continuano così, sicuramente faranno una grande carriera in NBA”.
Nelle prime due partite della Summer League che i Clippers stanno disputando a Las Vegas, Sindarius Thornwell si è messo in luce come migliore in campo, con ottime statistiche.
“Sono contentissimo per lui e i suoi exploit in Summer League non mi sorprendono. È un bravissimo giocatore, un ragazzo simpatico ed energico. L’anno scorso, per via dei vari infortuni che avevano falcidiato la rosa, aveva giocato più di quanto previsto e aveva sempre fatto vedere ottime cose”.
I Clippers hanno preso un altro ragazzo europeo, il centro polacco Marcin Gortat, che prenderà il posto di DeAndre Jordan.
“Lo conosco da tanto! Mi sembra davvero un ottimo acquisto,” – assicura il Gallo – “sono convinto che ci potrà aiutare già da subito”.
La situazione di un altro europeo, Milos Teodosic, è in bilico. Il giocatore ha esercitato la sua Player-Option, ma la squadra lo potrebbe tagliare entro metà luglio.
“Non so cosa succederà con Milos… Io spero che resti! Ma non si sa ancora”.
Subito dopo la trade di Blake Griffin e prima dello sfortunato infortunio alla mano, Danilo Gallinari aveva dimostrato un’ottima intesa in campo con Tobias Harris.
“Sì, con Tobias mi sono trovato subito benissimo, alternandoci in posizione di 3/4 in campo. Siamo giocatori molto simili. A volte non è facile adattarsi a giocatori con caratteristiche similari alle tue, ma con Tobias ci siamo trovati alla grande, completandoci a vicenda”.
Tobias Harris era arrivato da Detroit assieme al serbo Boban Marjanovic. I due formano una coppia affiatatissima anche fuori dal campo.
“Sono sempre allegri, fanno morir dal ridere! Sono molto amici ed è divertente seguirli sui social media. Il loro buon umore è contagioso anche a livello di spogliatoio”.
Parlando un attimo della sua ex squadra, i Denver Nuggets, il suo ex compagno Nikola Jokic ha appena firmato un contratto massimo (5 anni per 148 milioni di dollari).
“Meritatissimo,” – sentenzia l’azzurro – “sono davvero contento per lui, che è un ragazzo umile e che ama quello che fa, e anche per la sua famiglia, che ho conosciuto. Anche i Nuggets hanno messo assieme una bella squadra e vanno sicuramente considerati tra i contender per i Playoffs. L’anno scorso ce l’avevano quasi fatta, lottando fino all’ultimo, e ci riproveranno sicuramente”.
Nei Nuggets 2018-19 non ci sarà però Wilson Chandler, che tra Knicks e Nuggets è stato suo compagno di squadra per ben otto stagioni, ceduto ai Philadelphia 76ers.
“Ho sentito Wilson, dopo 8 anni assieme siamo uniti,” – conferma Danilo – “dopo l’esperienza a New York è molto contento di tornare nella East Conference, e poi si ritroverà in una delle tre squadre più forti della sua Conference e avrà l’opportunità di giocare parecchio”.
Nei 76ers non ci sarà invece più Marco Belinelli, che tornerà a giocare a San Antonio.
“Sono molto contento per Marco: lui voleva tornare agli Spurs. Da quando se n’era andato aveva sofferto parecchio, con una stagione molto complicata ai Kings. Ora torna dove aveva vinto tutto al termine di un anno straordinario”.
Con l’arrivo di LeBron James ai Lakers, Phoenix e Dallas rinforzate dal Draft e altri movimenti di mercato, il divario tra Est e Ovest sembra ancora maggiore.
“Certo, sarà ancora più difficile, ma anche noi possiamo dire la nostra”.
Patrick Beverley, playmaker che l’anno scorso si era perso quasi tutta la stagione per infortunio, ha recentemente dichiarato che, se sani, i Clippers possono competere anche con i Warriors.
“Eh, certo!” – concorda il Gallo – “bisogna essere positivi e Patrick è un tipo tosto, è mancato tanto l’anno scorso”.
Austin Rivers, invece, non giocherà più nei Clippers.
“L’anno scorso Austin aveva disputato una stagione eccellente, sono sicuro che farà bene anche a Washington”.
Non potevano mancare parole di elogio verso Lou Williams, vincitore incontrastato del premio al Sesto uomo dell’anno.
“Premio meritatissimo. Lou ha disputato una stagione fantastica, non ha avuto rivali partendo dalla panchina”.
Dietro alle decisioni di mercato dei Los Angeles Clippers c’è sempre la trama di Jerry West.
“Ci ho parlato anche recentemente, e l’ho trovato molto carico per la prossima stagione. Ora stiamo tutti bene; ovviamente l’anno scorso gli infortuni avevano compromesso la nostra stagione, ma speriamo che questa congiunzione di sfortuna non si ripeta più. Jerry West vuole vincere subito, il prima possibile, altroché ricostruzione…”
E per essere subito vincenti, le trade potrebbero essere una strada sempre percorribile, e anche lo stesso Danilo Gallinari potrebbe finirci in mezzo…
“In NBA tutto può essere, non si sa mai, ma ovviamente spero di no. Sono appena arrivato a Los Angeles e, per colpa degli infortuni, non ho potuto esprimere il mio potenziale. Ci tengo a far bene lì… Vorrei dimostrare ai tifosi dei Clippers che tipo di giocatore sono e quello che valgo, ho tanto da dare”.