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Cuzzolin, preparatore della Nazionale, su Bargnani: “Serve una task force per capire le cause degli infortuni”

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Andrea Bargnani

Andrea Cuzzolin è il preparatore atletico della Nazionale Italiana di basket, e più di ogni altro conosce meglio Andrea Bargnani, alle prese con un momento delicatissimo per la sua carriera cestistica. Dai tempi di Treviso fino in NBA e a Toronto, Cuzzolin ha seguito passo dopo passo il “Mago” curandone ogni dettaglio fisico. Adesso le strade si sono parzialmente divise, sperando però di ritrovarsi in estate per preparare EuroBasket. Intanto, ecco le sue parole sui numerosi infortuni che stanno frenando il nostro azzurro con la canotta dei New York Knicks.

“Siamo sorpresi da quello che sta succedendo ad Andrea. Gli infortuni non capitano in situazioni di fatica o di stress fisico, come possono essere i rigori di una lunga stagione Nba. Si è infortunato prima nel training camp, poi in allenamento, poi alla seconda partita, quando si è fermato perché avvertiva una sensazione negativa e ha evitato di fare danni ulteriori. I Knicks lo hanno sempre curato da manuale, mandandolo in campo quando era clinicamente guarito e in condizioni di giocare. Ma l’approccio tradizionale, quello che funziona nel 90% dei casi, per lui non sta funzionando. E allora bisogna rivedere la procedura, scoprire quali sono le reali cause di questi continui infortuni non limitandosi semplicemente a curarlo. Serve tempo, serve mettere insieme una task force che si occupi di lui. New York, che ha uno staff di professionisti esemplari, l’ha capito e si sta muovendo in questa direzione. E la Federazione italiana è pronta a confrontarsi con loro, se lo riterranno opportuno, per capire quale è la soluzione migliore. Lo facciamo per tutti i nostri azzurri, non solo per quelli che giocano in Nba: perché non gestiamo i giocatori solo in estate, ma vogliamo salvaguardarli 365 giorni l’anno.
Andrea ha tanta voglia di giocare e di dimostrare quello che vale: tutta questa situazione per lui è davvero frustrante. E’ un professionista esemplare che cura ogni dettaglio della sua vita da atleta, dall’alimentazione alla preparazione. Era carico, perché in questa stagione c’erano tutti i presupposti per fare bene. Per questo, dopo aver lavorato tutta l’estate, si era presentato a New York in anticipo ed era arrivato al training camp in formissima. Ma è stato sfortunato, e quello che gli sta succedendo è davvero duro da digerire. E’ frustrante vedere che gli altri giocano e tu invece continui a farti male. In questo momento serve la massima precauzione. I Knicks stanno facendo tutti gli esami del caso e analizzando i dati. Lo staff della Nazionale è a disposizione se riterranno opportuno confrontarsi con noi. E Andrea quella voglia di dimostrare chi è davvero ce l’ha sempre”.