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Credits by NBA G-League.com La crescita di Nico Mannion in G-League. “In campo mi sento di nuovo me stesso”

La crescita di Nico Mannion in G-League. “In campo mi sento di nuovo me stesso”

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Niccolò “Nico” Mannion in G-League, la lega di sviluppo della NBA, sta crescendo notevolmente di rendimento nelle ultime partite.

L’infortunio tra coscia e ginocchio che lo ha frenato lo scorso 18 febbraio contro i Fort Wayne Mad Ants gli ha fatto saltare ben tre gare (Salt Lake City, Agua Caliente e Iowa).

Ma il prodotto degli Arizona Wildcats non si è per nulla demoralizzato, e sicuramente sta sempre più prendendo confidenza con il parquet nella bolla di DisneyWorld a Orlando coi suoi Santa Cruz Warriors, la squadra affiliata di Golden State.

12 punti e 12 assist contro Memphis, 25 e 8 assist contro i Long Island Nets, 27 contro gli Austin Spurs proprio ieri.

Nelle 9 partite giocate fino a qui in G-League, Nico Mannion ha messo a referto 19.3 punti di media con 6.9 assist e 3.3 rimbalzi in 33.1 minuti di gioco, tirando con il 40.5% dal campo e il 36.5% da tre (5/9 nell’ultima uscita). Esclusa la partita dell’infortunio, tutti match chiusi in doppia cifra.

Nico ha spiega al termine del match vinto contro gli Spurs del suo percorso di maturazione nella lega di sviluppo della NBA (da Sky Sport NBA).

“Ora mi sento molto più a mio agio, mi sento di nuovo me stesso. Sto giocando molti minuti e questo era l’obiettivo per ritrovare fiducia in me stesso. Non che non l’avessi quando sono arrivato, ma adesso mi sento meglio in campo e credo si veda”.

Nico Mannion finora sta dando semplicemente prova del fatto che può tranquillamente stare al piano di sopra senza dover più passare dalla G League.

“Durante la quarantena ho lavorato su ogni aspetto del mio gioco, ma posso crescere ancora. Devo migliorare le mie scelte in attacco, capire quando non devo tirare per migliorare le percentuali. Il lavoro durante il lockdown mi ha aiutato ad abituarmi alla distanza NBA (del tiro da tre), mi sono allenato sul mio range di tiro”.

Mannion ha anche raccontato di aver ricevuto apprezzamenti dopo le sue belle prestazioni in G-League dalla prima squadra.

“Coach Kerr mi ha mandato dei messaggi dicendo che gli piace il mio gioco, per incoraggiarmi. Anche altri lo hanno fatto, come Shaun Livingston che mi ha scritto un paio di volte. Mi hanno supportato alla grande”.

La speranza di tutti è rivedere al più presto Nico nella NBA, con più minuti e maggiore fiducia da parte dello staff degli Warriors di coach Steve Kerr dopo aver già assaggiato il campo in solo sei partite giocate, con 1.5 punti e 2 assist in 6 minuti di media.

“Dobbiamo continuare a costruire e migliorare, e vogliamo farlo vincendo. Non è obbligatorio perdere per imparare una lezione, puoi vincere e andare comunque a rivedere i video per capire le situazioni da migliorare. Questo migliora una squadra, e noi lo stiamo facendo”.

La prossima sfida dei suoi Santa Cruz Warriors (record 9-3, viene da otto vittorie di fila) sarà martedì 3 febbraio alle ore 17 italiane contro gli Erie Bayhawks, la miglior squadra finora con 10-2 di record.