fbpx
Home NBA COACH POP FA LO SGAMBETTO A RIVERS, GLI SPURS TORNANO A SORRIDERE

COACH POP FA LO SGAMBETTO A RIVERS, GLI SPURS TORNANO A SORRIDERE

0
November 29, 2019, San Antonio, TX:
arrives for the game against the Los Angeles Clippers at the AT&T Center in San Antonio,Texas Friday, November 29, 2019.
(Photo by Reginald Thomas II/San Antonio Spurs)

I San Antonio Spurs tornano ad essere la squadra di Gregg Popovich. Una difesa intensa e arcigna, gioco di squadra con i singoli a rinunciare anche alle proprie statistiche pur di raggiungere l’obiettivo della vittoria, questo e’ cio’ che sono stati i texani stasera, 107-97 contro i lanciati Los Angeles Clippers che chiudono la loro striscia a 7 vittorie, mentre gli Spurs mettono fine a 5 sconfitte consecutive in casa. Grande difesa dei neroargento e polveri bagnate per Paul George (solo 5 punti in 32 minuti con 2/11 al tiro), ma anche il grande ex (fischiatissimo) della sfida delude, Kawhi Leonard, tenuto a solo 19 punti ma con 8/23 al tiro, nonostante 11 punti nel terzo quarto. Terzo quarto in cui gli Spurs, dopo che la prima meta’ si era chiusa sul 53-53, scavano il parziale decisivo di +9, che poi arriveranno anche a +19 durante l’ultimo quarto. 17 per Aldridge con 8 rimbalzi e 7 assist, 17 anche per Derrick White (5/7 da tre punti) e 15 per DeRozan, e un’altra serata di concretezza a rimbalzo ed in difesa per l’austriaco Poeltl (4 stoppate per lui). Dall’altro lato, oltre ai succitati Leonard e George, 16 punti per Green e solo 12 per l’ultimamente indemoniato Montrezl Harrell, che e’ stato esorcizzato pastoralmente dalla difesa dei pluricampioni texani, stasera alla loro 700a gara giocata all’AT&T Center.

Marco Belinelli non e’ particolarmente impegnato a livello di minutaggio, ma da’ il suo importante contributo con 7 punti in 12 minuti, frutto di una tripla, un comodo layup e due tiri liberi, a cio’ aggiunge anche 6 rimbalzi, un assist no-look a Trey Lyles sul 32-30 e la chiusura della gara nel quintetto titolare. Ribadiamo, la scelta di Popovich di dare a Marco questo tipo di impiego sembra sempre più rappresentare un’investitura a “chioccia” del bolognese per la creazione di un nucleo vincente per il futuro, e chissà anche di una figura dirigenziale/assistant coach per gli anni a venire? Vedremo. Intanto il Beli e gli Spurs tornano a sorridere e, forse, a tornare a credere nell’ottica playoffs, quando un quarto di stagione se n’e’ già andato.