Marco Belinelli ha presentato questa sera a Milano il suo libro autobiografico, scritto in collaborazione con Alessandro Mamoli, alla Mondadori di via San Pietro all’Orto insieme allo stesso Mamoli, Pierluigi Pardo in veste di intervistatore, e di numerosi suoi fan
che hanno aspettato pazientemente il suo arrivo in fila già da qualche ora prima dell’inizio dell’evento. Il titolo del libro, “Poker Face”, si ispira alla sua classica espressione sempre seria e concentrata in qualsiasi momento di ogni match, anche dopo qualche spettacolare canestro; proprio Mamoli ha spiegato l’origine del nome dell’opera: “mentre lavoravamo al libro guardavamo molte sue azioni spettacolari e commentavamo, quasi per scherzo, sulla sua poker face poi nel momento di decidere il titolo con la casa editrice Marco ha deciso di usare proprio quell’espressione” aggiungendo poi: “ha anche un secondo significato che rappresenta la sua tenacia nel continuare a migliorarsi nei suoi anni in NBA anche quanto tanti lo criticavano, e alla fine ha vinto”. La discussione continua anche sulla sua prossima squadra NBA, i Sacramento Kings, scelti per l’offerta di 19 milioni di dollari, come riporta Belinelli nel libro: “è stata una scelta che ho preso con mio fratello, ma a Sacramento c’è tanta voglia di vincere e ha fatto un buon mercato, sarà un’altra sfida che affronterò e non vedo l’ora”. Spinto dalla richiesta del pubblico Beli si lascia andare anche a qualche riflessione sull’europeo appena passato “mi è dispiaciuto un sacco perdere e sono ancora nervoso, la partita con la Turchia è stata fondamentale secondo me perché dopo la sconfitta io e i miei compagni ci siamo parlati e ci siamo dati la carica e avete notato tutti il nostro risveglio; aver centrato l’obiettivo del preolimpico resta comunque una cosa positiva”; anche Mamoli, che ha seguito la preparazione di Pianigiani, è intervenuto aggiungendo che “questa era la prima volta per questo gruppo di mettersi alla prova insieme in un palcoscenico importante come l’europeo, in Lituania nel 2011 eravate troppo giovani a parer mio quindi non lo considero; per arrivare alle grandi vittorie dovete passare dalle sconfitte e questa sconfitta vi forgierà”. Conclusa la discussione con Belinelli ha accolto i fan per una sessione di autografi, ora non resta che leggere il libro.