Non arrivi nella East Room della Casa Bianca a stringere la mano del presidente degli Stati Uniti se non hai fatto qualcosa di straordinario. Quel momento è arrivato per Marco Belinelli, campione NBA, che nella giornata di ieri è stato ricevuto, come da tradizione, con tutti i San Antonio Spurs dal presidente statunitense Barack Obama. Emozione ed orgoglio per uno dei nostri rappresentanti più celebri che negli anni ha saputo conquistarsi credibilità e rispetto nella NBA fino alla conquista di un importante
contratto con gli Spurs che lo ha portato a vincere, vincendo la gara da 3 all’All-Star Game e poi quel titolo contro i Miami di Heat di LeBron James che lo hanno reso il primo italiano della storia.
«Sono il primo cestista e a questo giorno ci penso da tempo – dichiara Marco Belinelli a La Gazzetta dello Sport -. Ora chiamo mia mamma Iole e le mando la foto, gliel’ho promessa. Uno dei Grandi del mondo mi ha stretto la mano due volte. Anche per i nostri veterani, che erano già venuti, è un giorno super. So che io non me lo scorderò mai. La foto me l’appendo in camera».
Due strette di mano per il Beli dall’uomo più potente al mondo e quella frase che è l’ennesima soddisfazione per un ragazzo che ce l’ha fatta: «Vedo Marco Belinelli che a noi tifosi dei Bulls manca tantissimo». Il Beli conferma: «Me l’ha detto anche prima di entrare qui dentro. Mi ha stretto la mano e ha ribadito: “Ci manchi tanto ai Bulls, Marco”.
SIAMO FIERI DI TE MARCO!