Il GM di ItalBasket e Dolomiti Energia Trento Salvatore Trainotti fa il punto della Nazionale in un’intervista a Tuttosport.
Le convocazioni di Bortolani e Spagnolo.
“Vogliamo monitorare i giovani che sono protagonisti nei loro campionati e che si mettono in gioco, il CT voleva vederli da vicino, più in generale desideriamo inserirli in modo che conoscano l’ambiente, colgano subito l’importanza. E se la convocazione era meritata, devo dire che il loro impegno nella settimana è stato molto importante”.
Paolo Banchero e Nicolò Mannion.
“Per Mannion non è il momento di analizzare la situazione. Per il passaporto italiano di Paolo Banchero siamo in dirittura d’arrivo e confidiamo non sia equiparato agli italiani di formazione. Ha avuto pressioni per andare in Nazionale Usa, non stupitevi se magari lo vedrete nell’Italia al Preolimpico. Perché se vogliamo vincere in un futuro vicino, ma anche subito, dobbiamo smetterla di pensare a prendere sempre e soltanto tutti i più forti. Come nei club conta la cosiddetta chimica, in Nazionale occorre creare l’ambiente giusto, con giocatori che abbiamo la mentalità corretta per mettersi sempre in gioco. Ambizione. Per Donte Di Vincenzo, infine, aspettiamo i tempi tecnici”
Sugli altri italani in NCAA.
“Moretti sta facendo molto bene, ancora in crescita a Texas Tech. Molto bene anche Tomas Woldentensae a Virginia. Poi Alessandro Lever a Grand Canyon e Guglielmo Caruso a Santa Clara e non vorrei dimenticarne altri”.
Le necessità della Nazionale.
“Basterebbe ricordare le Nazionali di successo nel passato. Servono giocatori con mentalità, voglia di mettersi in gioco e competere al massimo. Per dire, Michele Vitali per crescere è andato all’estero, anche. Se fai maturare esperienze internazionali, i ragazzi saranno pronti per la Nazionale. Bisogna averne 8-9 pronti così, poi i 3-4 campioni per vincere le partite li abbiamo e sono noti”.