Comincia la marcia di avvicinamento al Preolimpico di Torino e cominciamo a prendere familiarità con le avversarie degli azzurri.
Oggi è il turno della Croazia, temibile avversaria già nel girone dell’Italia. Talento come sempre abbondante per la nazionale balcanica che però non riesce a concretizzarsi in risultati soddisfacenti, fu infatti una grande delusione l’eliminazione a Eurobasket 2015 per mano della Repubblica Ceca col risultato di 80-59.
Tuttavia rispetto a un anno fa mancheranno Ante Tomic e Draper inoltre il milanese Lafayette non fa più parte della selezione croata. I 12 già selezionati sono: Bojan Bodganovic, Mario Hezonja, Roko Ukic, Krunoslav Simon, Luka Babic, Rok Stipcevic, Filip Kruslin, Dario Saric, Zeljko Sakic, Marko Arapovic, Miro Bilan, Darko Planinic.
Perso un riferimento sotto canestro come Tomic (spesso però fortemente criticato per essere troppo “soft”) si da spazio al giovane Arapovic che ben ha figurato col Cibona e insieme ad Hezonja formano un duo incredibilmente giovane ma già con una discreta esperienza internazionale. Il tutto condito dall’esperienza di veterani come Ukic e Simon e dal talento di Bogdanovic e Saric.
Punti di forza: il talento dei giovani combinato all’esperienza potrebbe essere sicuramente un punto di forza, tuttavia in passato questa nazionale ha fatto fatica ad amalgamarsi e potrebbe essere una situazione di difficile soluzione. Sotto canestro rimane una squadra temibile con un pacchetto lunghi cresciuto nel campionato locale e che potrebbe amalgamarsi bene. Se il gruppo riesce ad amalgamarsi il carattere slavo e la voglia di riscatto possono essere il vero punto di forza di questa nazionale.
La stella: difficile scegliere una stella in questa squadra, in quanto i giocatori di maggior talento sono forse quelli ancora tutti da scoprire (ad esempio Hezonja), allora puntiamo sull’esperienza di un veterano come Krunoslav Simon, reduce da una grande annata con l’Olimpia Milano dove per larghi tratti ha dominato il campionato. Tiro mortifero, visione di gioco di assoluto livello (anche troppo a volte con qualche palla persa banale) e vera grinta croata. Può essere l’ago della bilancia di questa nazionale.
Aspettative: l’obiettivo è uno solo: Rio 2016. Non sarà sicuramente semplice ma una nazionale con questo talento può solo puntare alla vittoria. Un risultato diverso sarà soltanto una delusione.