L’Italia ritrova la vittoria proprio nell’ultima amichevole disputata prima di iniziare a fare sul serio, con l’EuroBasket che inizia giovedì della prossima settimana. Gli azzurri si sono imposti 73-65 alla Georgia nell’ultima giornata del Torneo dell’Acropoli di Atene. Dopo essere stati sconfitti da Serbia e Grecia (all’overtime), gli uomini allenati da Ettore Messina si sono imposti alla Georgia, orfana di Zaza Pachulia, la cui partecipazione alla competizione continentale è ancora in dubbio, e Tornike Shengelia, lasciato a riposo.
Anche se con gli immancabili alti e bassi e con qualche momento di black-out, l’Italia è riuscita a fare suo l’incontro dominando da inizio a fine. I caucasici hanno provato più volte ad avvicinarsi nel marcatore, ma senza mai riuscire a prendere il sopravvento. Dopo un primo quarto avaro di canestri, con l’Italia che aveva chiuso avanti 17-13, nel secondo parziale gli azzurri si erano sciolti, trovando più facilmente la via del canestro e andando all’intervallo sul 41-29.
Nella ripresa la Georgia si era rifatta sotto, chiudendo il terzo periodo sempre dietro, ma con lo svantaggio ridotto al 55-53. Finalmente gli azzurri sono stati autori anche di un buon ultimo quarto, senza farsi prendere dal nervosismo e approfittando invece dell’affanno dei rivali, riuscendo ad ampliare il divario e a vincere senza troppo patemi negli ultimi minuti.
Pietro Aradori è stato il massimo realizzatore azzurro, con 17 punti (5/9 dal campo); 16 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per un Marco Belinelli dal quale ci si aspetta che prenda la squadra sulle sue spalle, soprattutto considerando l’ennesima pessima prestazione al tiro di Gigi Datome (solo 4 punti con 1/8 dal campo). Ariel Filloy, autore di due importanti triple nella seconda parte, è stato il terzo azzurro in doppia cifra, con 10 punti. Da parte della Georgia si è notato solo il solito Georgi Shermadini, che con 14 punti e 9 rimbalzi ha messo in difficoltà i lunghi azzurri.
Dopo le sei vittorie conquistate nelle prime partite amichevoli e le seguenti quattro sconfitte consecutive, l’Italia ritrova un successo vitale a pochi giorni dalle partite “vere”.