Comincia con una vittoria il Torneo di Trieste, con la Nazionale che fatica contro il Canada, andando a vincere 74-71.
Il risultato è il giusto specchio di una partita convulsa, mai veramente dominata da una delle due squadre. La formazione di Pianigiani cerca di correre quando può, ma non sempre le soluzioni prodotte sono di qualità; quando gli Azzurri si ritrovano a giocare a metà campo fanno fatica a trovare buoni tiri, iniziando ogni azione con un pick and roll che però quasi mai si conclude con il pallone servito al lungo. A variare le soluzioni non possono che essere i giocatori più talentuosi, con Gentile che prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma non è fortunato al tiro (3/12 dal campo, nonostante molti fossero “suoi” tiri), mentre Datome allarga spesso il campo aprendosi da 3 dopo il blocco centrale. Il capitano infatti conclude con 22 punti (5/7 da 2 e 3/6 da 3), tra cui la tripla che spegne le velleità di rimonta canadese dell’ultimo minuto, quando un parziale di 7-0 degli ospiti sembrava mettere in discussione la vittoria dei nostri, quasi messa in cassaforte da un break di 5-0 di Cinciarini. Così non è stato, anche perché il Canada si è dimostrata una squadra ordinata, anche se un po’ confusionaria nell’esecuzione e con i suoi lunghi NBA (Sacre, Olynyk) ci ha messo in difficoltà, sopratutto nel primo tempo. Buona la prova del neo acquisto della Virtus Roma, Ejim, un lungo mobile che ha creato più di qualche grattacapo (doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi) e ha dimostrato di poter dare un valido contributo alla squadra della Capitale.
In questa partita è mancato in parte il contributo della panchina, con i vari Polonara, Pascolo, Stefano Gentile poco in palla e anche meno utilizzati rispetto altre uscite dal C.T (10 punti in totale dalla panchina, di cui 6 di Vitali, unico giocatore positivo in uscita dal pino). Il problema più grave è forse nello spot #1, visto che quando esce Cinciarini spesso la squadra perde quel minimo di organizzazione che aveva. Ancora una volta ad essere decisiva è stata la qualità di Datome, che trova sempre la soluzione giusta, sia in penetrazione che colpendo con il suo tiro da dietro l’arco. La polivalenza del giocatore sardo è stata l’arma in più, risultando un rebus di difficile soluzione per le difesa dei nordamericani. Oltre la prova offensiva del nostro #13, va sottolineato il buon rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo lungo, quando la squadra azzurra si è data una registrata in difesa, non facendo segnare neanche un punto agli avversari per ben 5′. Questa intensità e le tante stoppate (anche in aiuto, segno che le rotazioni difensive spesso sono precise) non possono che essere le due note più liete della difesa azzurra.
Nell’intervallo le parole di Pozzecco, polemico nei confronti della lettera della squadra sul caso Hackett.
Domani la sfida contro la Bosnia, oggi perdente contro la Serbia.
Tabellino:
Italia: A. Gentile 12, Cusin 4, Datome 22, Cinciarini 10, Aradori 16, L. Vitali 6, Poeta 2, Cervi 2, Magro ne, S. Gentile, Moraschini, Pascolo, M. Vitali ne, Della Valle ne, Polonara.
Canada: Joseph 16, English 8, Powell, Sacre 7, Scrubb 2, Ejim 10, Baker, Nicholson ne, Shepherd 2, Scrubb ne, Heslip 9, Olynyk 13, Cadougan 4, Klasse ne.