Italbasket – Petrucci: “Vincere e andare il più avanti possibile. Il torneo pre olimpico è da conquistare”.
Foshan. Dopo quaranta giorni di raduno, l’Italia è finalmente pronta a tornare sul palcoscenico mondiale a tredici anni di distanza. Le Filippine terranno a battesimo gli Azzurri di Meo Sacchetti, che proprio ieri ha sciolto le ultime riserve lasciando fuori dal roster Giampaolo Ricci e il figlio Brian. Il cammino pre mondiale è stato costellato di difficoltà sia dentro sia fuori dal campo. Sul parquet sono arrivate sconfitte pesanti (Grecia e Serbia ad Atene) e difficili da digerire (Russia a Verona e Turchia all’Acropolis, entrambe nei minuti finali dopo aver dominato). Infine il ko con la Nuova Zelanda. Fuori dal rettangolo di gioco, il lungo recupero del capitano Gigi Datome, poi completato, e l’imprevisto intervento di appendicectomia a Danilo Gallinari avrebbero potuto minare la serenità del gruppo, che invece non si è lasciato influenzare dalle avversità continuando a lavorare in maniera serena e proficua. Quaranta giorni che hanno portato l’Italia alla soglia della nona partecipazione mondiale della propria storia (1963, 1967, 1970, 1978, 1986, 1990, 1998, 2006) su 17 edizioni.
“La squadra e lo staff tecnico hanno fatto il proprio dovere – ha detto il presidente Fip Giovanni Petrucci – e sono convinto che affronteremo il Mondiale con dignità e serenità. Fino a questo momento il CT ha dovuto fare i conti, soprattutto per il minutaggio da dare ai giocatori, con il comparto medico sanitario e questo senza dubbio ci ha un po’ limitato ma le varie situazioni dei ragazzi andavano monitorate attentamente. E’ chiaro che il mio desiderio è quello di vincere e di andare il più avanti possibile nella competizione, ma voglio che tutti sappiano che Meo rimarrà con noi qualunque risultato la squadra ottenga. Vogliamo conquistare innanzitutto il torneo pre olimpico e poi, perché no, fare anche qualche altro passo avanti. La partita che temo di più è quella di domani contro le Filippine: le gare d’esordio sono sempre insidiose e mi aspetto migliaia di tifosi avversari visto che per loro il basket è quasi una religione. L’emozione per il ritorno al Mondiale dopo tanti anni è fortissima”.
Ufficio Stampa FIP